Ferrara, mazzette alla Motorizzazione. La difesa: «Intercettazioni inutilizzabili»
Le obiezioni sollevate nel processo delle difese di due imputati principali
Ferrara Era il turno dei “pezzi grossi”, ieri, nel processo per le mazzette alla Motorizzazione civile di Ferrara. A parlare sono state le difese di Cesare Franchi, Edoardo Caselli e Alessandro Barca, i due ingegneri della Motorizzazione e il titolare di un’agenzia di autopratiche, che avrebbero messo in piedi quel sistema di “piccole corruzioni” – come lo ha definito il pubblico ministero Andrea Maggioni – per favorire soprattutto gli autotrasportatori per le revisioni dei mezzi pesanti che, secondo l’accusa, in molti casi non venivano neppure effettuate. Franchi, difeso dall’avvocato Alberto Bova, è l’imputato al quale sono attribuite la grande maggioranza delle pratiche illecite. È anche l’unico reo confesso tra i tre per cui la difesa ha chiesto che l’eventuale condanna decisa dal giudice dell’udienza preliminare Danilo Russo tenga conto di tutte le attenuanti e i benefici di legge del caso. Per lui la procura aveva chiesto una condanna a otto anni di reclusione. Più agguerrite le difese di Caselli e Barca (assistiti rispettivamente dagli avvocati Ciriaco Minichiello e Alessandro Valenti) per i quali l’accusa aveva chiesto la condanna a cinque anni e a quattro anni e mezzo di reclusione.
L’avvocato Minichiello – ma è una questione posta anche dal collega Valenti, che per il resto non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa – ha contestato l’utilizzabilità nel processo delle intercettazioni realizzate da Guardia di finanza e Polizia stradale nel corso delle indagini perché prive di brogliacci e trascrizioni, e ha comunque sostenuto che da esse non sia ricavabile alcuna prova contro Caselli. E se pure vi sono video in cui lo si vede accettare delle somme di denaro, quelle erano regalie che, secondo la difesa, erano consentite perché di modica quantità ed entro i 150 euro. La difesa ha anche contestato il trattamento riservato a Caselli (che venne arrestato e rimase recluso per 15 giorni) a fronte di molti anni di onorato servizio.