Ferrara, composto pericoloso nei cosmetici: indagini su un negozio e una catena
Profumi, saponi e tinte con il Lial ancora in commercio nonostante il divieto
Ferrara Sono almeno due i fascicoli d’indagine aperti dalla procura di Ferrara per la presenza nei negozi di alcuni prodotti cosmetici che avrebbero dovuto essere ritirati dalla vendita. Uno dei due è relativo a un negozio in provincia nei cui scaffali la Guardia di finanza il 18 ottobre scorso ha rilevato la presenza di saponi, gel detergenti, doccialatte e docciagel, tinte per capelli e gel per il corpo di marche molto famose e diffuse nelle case di tutti, che dovevano essere ritirati già da qualche anno. L’altro caso, più risalente nel tempo, è relativo invece a quanto trovato nei magazzini di una catena specializzata, dove dai controlli era emersa la presenza di prodotti il cui commercio è stato vietato. Si tratta di prodotto cosmetici contenenti Propionaldeide, più conosciuto come Lilial, un composto chimico che era molto usato fino a pochissimi anni fa nella produzione di fragranze per detergenti, cosmetici in genere, profumatori ambientali, candele profumate, salviettine. Nel 2020 il suo profilo di sicurezza è stato rivalutato ed è stato classificato come sostanza tossica per la riproduzione. Su questo presupposto, dal 2022 la Commissione Europa ne ha vietato l’uso in tutti i prodotti di cosmesi, e dal 1º marzo di quell’anno non può più essere contenuto in nessun prodotto mentre quelli in commercio dovevano essere ritirati. Quest’ultima fase non sembra essere andata in porto con la dovuta rapidità, tant’è che a distanza di un anno era segnalata la loro presenza in ancora molti prodotti presenti sugli scaffali. E in effetti qualche residuo sembra trovarsi ancora in giro, come testimoniano i casi ferraresi, anche se va detto che nel caso della catena specializzata è stato dimostrato che l’azienda ha attivato tutte le procedure affinché i vari magazzini eliminassero le scorte ancora presenti.