Ferrara, autovelox ancora nel mirino: Comune e Provincia denunciati
La querela anche contro Polizia locale, Prefettura e una società privata. Altvelox contesta le procedure per il via libera all’attività sanzionatoria
Ferrara Il caso “velox” rischia di finire in tribunale. Ma questa volta non per la contestazione di una multa. Il caso riguarda l’annunciata attivazione dei quattro velox in attesa di omologazione in via Calzolai (incrocio via Acquedotto), via Canapa, via Caretti e sulla via Adriatica (fra i km 81 e 82), ma anche quelli già accesi. A muoversi in questo senso è stata Altvelox, associazione con sede a Belluno, che ha dichiarato guerra all’installazione “illegittima” di dispositivi «per le contestazioni differite in assenza di polizia» prive di omologazione ministeriale (che prevede anche la definizione dei limiti di tolleranza). Tra esse è compresa quella «del Ministero del Lavoro».
L’altro ieri il sodalizio ha presentato alla stazione dei carabinieri di Sedico (Bl) una denuncia querela contro il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, l’assessore comunale alla viabilità, Nicola “Naomo” Lodi, il responsabile della Polizia locale del Comune, Claudio Raimondi, l’ex presidente della Provincia, Gianni Michele Padovani, il prefetto Massimo Marchesiello, la viceprefetta Maria Claudia Ricciardi, il dirigente della Polstrada (non identificato) e il legale rappresentante della Project Automation Spa, di Monza (non identificato), la società con cui il Comune «sta completando le procedure per rendere i velox operativi», scrive l’associazione.
La questione sollevata da Altvelox riguarda il rispetto dei presupposti per autorizzare l’attività sanzionatoria e la “trasparenza” degli atti amministrativi. «Abbiamo chiesto a Provincia e Comune di Ferrara i piani di sicurezza delle strade sia urbane che extraurbane senza ottenere riscontro – scrive l’associazione nella presentazione dell’esposto recapitata alle redazioni – Si ha quindi il fondato dubbio che essi non siano stati predisposti e mai aggiornati ogni due anni come obbliga l’art. 36 del Codice della strada». A questo proposito viene segnalata «la pressante attività sanzionatoria della Provincia di Ferrara (sanzioni autovelox nel 2022 per 3.452.282, 88 euro e nel 2023 di 1.358.434, 27 euro) e del Comune di Ferrara («nel 2022 proventi per 879.224,41 euro e per il 2023 708.109,17 euro»).
Dal punto di vista normativo Altvelox ricorda l’ordinanza n.10505/2024 del 18 aprile 2024 con la quale «la Corte di Cassazione ha ribadito l’illegittimità delle apparecchiature elettroniche per il rilevamento delle velocità, con la sola approvazione rilasciata dal Ministero dei Trasporti». Ordinanza seguita da altre «tre della Corte di Cassazione».
Per la Prefettura l’associazione ipotizza «che non sia stato convocato con cadenza semestrale l’Osservatorio Provinciale per la sicurezza stradale». Lo scorso settembre l’ente ha dedicato una riunione all’applicazione del decreto interministeriale sull’impiego degli autovelox. Project automation avrebbe intanto risposto, scrive Altvelox, «che i sistemi di controllo della velocità forniti al Comune sono conformi alla vigente normativa prevista sul territorio nazionale». l
Gi.Ca.
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