Codifiume, il mondo delle discoteche piange Beppe Mingozzi
Era lo storico proprietario della discoteca Arlecchino, un’avventura avviata nel lontano 1950
Santa Maria Codifiume “Ciao a tutti. A causa di problemi familiari, gli eventi in programma in queste serate sono stati annullati. A presto”. È il messaggio apparso sulla pagina Facebook della discoteca Arlecchino, chiusa per la perdita dello storico titolare Giuseppe Mingozzi, per tutti Beppe, morto all’età di 87 anni. L’Arlecchino sulla via Confina a Codifiume è da decenni il tempio della musica funky e il proprietario Mingozzi il perfetto padrone di casa, gentile, elegante, disponibile: un signore. Originario di Molinella, ma da sempre residente nella frazione argentana, Mingozzi è praticamente nato all’Arlecchino, locale aperto dal padre Tonino, morto alla bella età di 104 anni. Beppe lo ha seguito da subito, portando innovazioni e ora nell’avventura proseguita nonostante la crisi che si è abbattuto sul mondo delle discoteche c’era anche il figlio Luca, al quale ora spetta il compito di portare avanti questa bella tradizione di famiglia.
Il locale L’Arlecchino è nato nel 1950, aperto da Antonio “Tonino” Mingozzi, la cui avventura era partita nel 1927, con grande successo, con il primo cinematografo della zona. Dal ’50 fino al ’75 l’Arlecchino propose com’era di moda a quei tempi solo il ballo liscio, con orchestre dal vivo, diventando una delle balere punto di riferimento della pianura. «Poi il nonno, con papà Giuseppe - ci raccontava il figlio Luca -, per l’utilizzo dei dischi in vinile pensarono di modificare l’impianto audio del locale per proporre situazioni miste: al pomeriggio il live dei complessi che si esibivano direttamente davanti al pubblico, arricchendo poi le serate con l’ascolto e la possibilità di ballare con musica solo in vinile». Tutto cambiò con l’arrivo del giovane dj Mauro che propose la disco-dance dell’epoca e fu resident fino al ’78 quando arrivò Daniele Mei (aka dj Meo), che cedette il passo nel’79 all’indimenticato Livio. Nell’80 subentrò Flavio Vecchi, poi ancora Livio fino all’82. Ma nell’84 ci fu la svolta: l’Arlecchino cambiò giorno di programmazione (dal mercoledì si passò al venerdì) e vennero presi due giovani dj bolognesi, Maurizio Gubellini e Giancarlo Lelli e venne aggiunto dopo un anno Umberto “Umbi” Sanfilippo. Dopo il ritorno di Lelli il trio diventò famoso. Negli anni sono passati da qui i migliori dj del genere funky, fino a Federico Farinella, detto dj Fency. Anni di divertimento per appassionati di tante province e regioni, senza dimenticare gli ospiti famosi passati da Codifiume, come Loredana Bertè, del cui concerto all’Arlecchino si trovano bellissime foto su Facebook.
I ricordi Proprio dj Meo ricorda Beppe con un bellissimo post: “È mancato il signor Mingozzi, lo chiamo così da quando avevo 16 anni e da quando nel ’77 ho iniziato a fare il dj nel suo locale Arlecchino a Santa Maria Codifiume. Ho conosciuto tanti artisti, cantanti, comici, ho imparato a far sì che una mia passione sia diventata un mestiere, ogni volta che l’ho incontrato mi sono sempre emozionato, una persona che mostrava i segni del tempo solo in apparenza, per me entrare nel suo locale e vederlo era come incontrare un parente un amico una sicurezza. Grazie di tutto signor Mingozzi Giuseppe, ho il cuore a pezzi, un abbraccio forte a tutta la famiglia”. Bellissimo un altro ricordo: «Dico solo questo, anni fa persi le chiavi dell’auto dentro all’Arlecco, me ne accorsi nel parcheggio, ma era fine serata. Chiuse il suo locale, si mise alla guida della sua auto e mi accompagnò fino sotto casa a Bologna. Un signore, un vero signore come ormai ce ne sono pochi. Ci mancherà il signor Mingozzi». Nello staff attuale c’è Alberto: «È sempre stato un innovatore. Ha seguito il percorso della nostra giovinezza, fatta di divertimento. Mancheranno il suo sorriso e la sua tenacia nel portare avanti la creatura di famiglia negli anni più duri, Covid compreso. Quando entreremo all’Arlecchino mancheranno all’ingresso il suo sorriso e la sua bontà». Mingozzi era molto legato alla comunità, spesso ha ospitato nel suo locale iniziative benefiche. Oltre al figlio, lascia la moglie Anna e i nipoti. L’ultimo saluto è lunedì alle 14.15 nella chiesa di Codifiume.