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Codigoro, gara di solidarietà per la famiglia che ha perso tutto nel rogo di casa

Katia Romagnoli
Codigoro, gara di solidarietà per la famiglia che ha perso tutto nel rogo di casa

Dopo l’appello lanciato dalla squadra di nuoto sincronizzato sono arrivati tantissimi pacchi di vestiti, accessori e anche cibo

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Codigoro Ha perso tutto nel rogo divampato sabato scorso nell’abitazione in cui vive in pieno centro a Codigoro, ma la famiglia romena che ora ha trovato una sistemazione provvisoria grazie alla mano tesa del Comune, può contare anche sul cuore grande dell’intera comunità. Dopo l’appello lanciato dalla squadra di nuoto sincronizzato locale, frequentata (da un anno) dalla figlia della donna che, al momento dell’incendio si trovava in casa con l’altro figlioletto di 4 anni e mezzo, da ieri mattina stanno continuando ad arrivare indumenti, cibo a lunga conservazione, coperte, prodotti per l’igiene personale e della casa e quant’altro.

«La bimba si stava allenando con la squadra sabato pomeriggio, qui in piscina – commenta Gaia Cantelli, l’istruttrice – e abbiamo deciso di stare vicine alla famiglia moralmente, con il nostro affetto, ma anche materialmente, fornendo ciò di cui hanno bisogno, perché il fuoco ha spazzato via tutto. Ho pubblicato un post, elencando taglie di tutti e 4 i componenti della famiglia, specificando che i punti di raccolta sono la piscina di Codigoro, l’oratorio di Mezzogoro e ora si è aggiunta anche la scuola materna San Domenico Savio, l’asilo frequentato dal fratellino della nostra cara Giorgia». Sono bastate poche ore per rendere virale anche l’adesione all’appello, tant’è che ieri mattina, di buon’ora «tra i tanti che sono accorsi per portare sacchi pieni di indumenti, cibo a lunga conservazione, calzature – prosegue Antonio Baldetti, referente responsabile dell’impianto natatorio codigorese – è arrivato pure un autocarro pieno, frutto della donazione delle associazioni Buonincontro e il Mantello di Pomposa. Il materiale è già stato ritirato, ma ancora ne sta arrivando. Questo è un segnale molto importante, perché significa che davanti al bisogno la gente risponde con slancio immediato». In piscina possono essere accolti solo beni materiali e non offerte in denaro, ma ad integrazione delle voci già elencate, la giovanissima istruttrice di nuoto sincronizzato, precisa che «sono ben accetti anche giocattoli, peluche, materiale di cancelleria per la scuola, perché il primo pensiero corre ai bimbi e poi ancora biancheria intima, cappotti per tutta la famiglia».

La catena della solidarietà ha coinvolto anche altri territori vicini, tant’è che sacchi ricolmi di indumenti sono arrivati pure da Porto Viro e da altri Comuni del Basso Ferrarese. Chi intende contribuire a provare a restituire il sorriso ad una famiglia di 4 persone, privata di tutto da uno spaventoso incendio, può intercettare tutti i recapiti utili, sui social della squadra di nuoto sincronizzato e dell’impianto natatorio di Codigoro.