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Comacchio, da calciatore a campione di biliardo

Lorenzo Montanari
Comacchio, da calciatore a campione di biliardo

Doppia soddisfazione per Cavallari, primo a Modena e Rovigo

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Comacchio Ha giocato a calcio per 35 anni, da quando ne aveva 10, ora che ne ha 52, Massimo Cavallari, comacchiese doc, porta avanti un altro sport da praticare che lo appassiona, il biliardo. E lo fa con grandi risultati. Nel primo fine settimana di novembre, infatti, Cavallari ha vinto due tornei singoli, il primo a Modena, il secondo, più prestigioso, a Rovigo.

In terra modenese ha portato a casa il trofeo Tempio, al cospetto di Gaspare Mangiapane. Terzi a pari merito sono arrivati Dario Serra e Marco Marchetti. A Rovigo, il giorno successivo, Cavallari ha vinto lā€™11º trofeo Meeting, che ha visto la partecipazione di ben 192 giocatori. Cavallari ha battuto il forte Alessandro Cavalli, terzi a pari merito Mauro Zannoni e Massimo Bedetti. «A Modena era un torneo interregionale ā€“ racconta Cavallari -, a Rovigo invece un evento nazionale, a cui possono partecipare tutte le categorie, io sono di prima categoria. La vittoria è stata una soddisfazione abbastanza grossa, anche perché ho battuto Cavalli, un ragazzo di Padova arrivato quinto ai campionati del mondo».

I successi di Cavallari sono arrivati contro atleti di una categoria superiore, assumendo così un valore ancora più importante. Gli inizi? «Ho 52 anni e ho preso in mano la stecca per la prima volta a dieci anni. Giocavo al bar con mio padre, ma ho giocato a calcio per 35 anni. Perché il biliardo? Mio padre mi accompagnava al bar quando ero bambino, in piazza a Comacchio, vedevo il biliardo e mi sono appassionato». I ringraziamenti finali non mancano: «Devo dire grazie ai miei primi maestri Augusto, Luigi Cavalieri e Giacomo Tomasi» ha chiuso Cavallari, giocatore di biliardo sì per passione, ma a cui piace tanto vincere.