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Modena-Ferrara-Ravenna: studio per una ferrovia

Stefano Ciervo
Modena-Ferrara-Ravenna: studio per una ferrovia

Fa parte del programma de Pascale, i dem ora lo rilanciano

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Ferrara Il coniglio dal cilindro è stato estratto dall’assessore Vincenzo Colla, nel corso di un incontro elettorale l’altra sera, nella Bassa Modenese. Il programma elettorale di Michele de Pascale, a pagina 50, prende l’impegno ad avviare «uno studio di fattibilità tecnico-economica della "Ferrovia Cispadana", per collegare Sassuolo, Reggio Emilia, Carpi, San Felice sul Panaro, Ferrara e Ravenna/Faenza fino a Rimini, inclusa la realizzazione dello scalo merci della Bassa Modenese, a servizio anche della Zona Logistica Semplificata (Zls)». In sostanza, quell’asse ferroviario di collegamento tra il Modenese, il Ferrarese e il Ravennate da decenni vagheggiato, visto da molti (soprattutto comitati anti-autostrada Cispadana e M5s, alleato di de Pascale) come la panacea ai problemi di movimentazione persone e merci della zona nord-orientale della Regione, in grado di cambiare prospettive strategiche e anche politiche.

Una promessa elettorale, peraltro finora rimasta nell’ombra, destinata a scolorire il giorno dopo la chiusura delle urne? «Colla mi ha assicurato che lo studio di fattibilità verrà realizzato, ed è un punto di partenza fondamentale: poi partirà la ricerca dei finanziamenti» assicura Paolo Negro, candidato dem della Bassa Modenese, che da anni segue da vicino la questione-ferrovia ed era tra i protagonisti dell’iniziativa elettorale di Mirandola.Non si tratta di costi da poco, in quanto quell’asse ferroviario necessita di un generale adeguamento dell’infrastruttura già esistente ma, soprattutto, della costruzione ex novo di diverse tratte: la Carpi-San Felice, e poi il collegamento tra il Modenese e Ferrara. Per avere un’idea di quali sono le cifre in ballo, basti ricordare che nello studio trasportistico tra la Bassa Modenese e Modena, fatto realizzare anni fa dallo stesso Negro, si stimano in circa 450 milioni i costi per il solo tratto interno modenese, tanto che veniva posta come alternativa più sostenibile una linea di bus in sede propria. «È chiaro che preso da solo un intervento del genere poteva apparire di difficile realizzazione, mentre inserito nel contesto di un corridoio ferroviario di collegamento con la Zls romagnola assume un’altra connotazione, contribuendo allo sviluppo sostenibile e alla crescita economica di tutto il territorio - è sempre il candidato modenese a parlare - Si tratta di un progetto alternativo all’autostrada Cispadana? Per noi le due cose si tengono, per il M5s sono probabilmente alternativi». Averlo messo sotto i riflettori proprio in questi ultimi giorni di campagna elettorale un significato politico potrebbe averlo.