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L’intervista

Salvini fiducioso per le Regionali: «Gli emiliani votino in massa. Dopo 50 anni vincerà il futuro»

Fabio Terminali
Salvini fiducioso per le Regionali: «Gli emiliani votino in massa. Dopo 50 anni vincerà il futuro»

Si avvicinano le elezioni in Emilia Romagna. Il ministro: «Noi puntiamo sulle donne, gli altri no. Musk? Ascolto sempre Mattarella, ma la sovranità nazionale è tra le mie priorità»

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Va di corsa, Matteo Salvini. È il rush finale della campagna elettorale per l’Emilia Romagna e l’Umbria ad occupare tutto il suo tempo: competizioni sicuramente molto complicate per il centrodestra, che comunque nelle urne di domenica 17 e lunedì 18 spera di allungare la striscia di vittorie inaugurata in Liguria. Ma la strettissima attualità politica fa salire sulla scena due personaggi a cui spesso è accostato: Elon Musk e Roberto Vannacci.

Ministro, sono gli ultimi giorni di campagna elettorale per l’Emilia Romagna e lei non si è risparmiato. Come vede la partita per il centrodestra e per Elena Ugolini? L’assenza di Giorgia Meloni di due giorni fa a Bologna ha fatto sospettare più di qualcuno che si dia la battaglia per persa. «Sono fiducioso, l’Emilia-Romagna merita di cambiare aria e per la prima volta spero abbia una governatrice donna. Giorgia non poteva venire in presenza per il protrarsi della riunione con i sindacati, non diamo nulla per perso».

Questa regione è pronta per cambiare colore politico? Non è che la grande occasione per la vostra vittoria c’è stata nella tornata precedente del 2020? «Speravamo di vincere anche nel 2020, certo, dove candidavamo un’altra donna come Lucia Borgonzoni. Contiamo di fare ancora meglio ora, e mi piace sottolineare che il centrodestra valorizza le donne con i fatti (candidandole) mentre la sinistra ha sempre e solo scelto degli uomini: strano concetto di parità».

Una affluenza molto bassa potrebbe favorire una grande sorpresa? «Spero che gli emiliano romagnoli votino in massa: al di là delle loro scelte, è confortante pensare ci sia partecipazione democratica. Dopo 50 anni mi auguro prevalga il futuro rispetto al passato e la speranza sulla paura».

Nell’ultima settimana è sembrato ringalluzzito dopo la vittoria di Trump negli Stati Uniti. Ma non si è ancora tolto la cravatta rossa in suo onore? «La voglio tenere fino alla fine del mandato! Battute a parte, sono fiducioso che Trump possa ottenere risultati per l’Italia e per tutta Europa a partire dal tema della pace. Negli ultimi anni, con Biden alla Casa Bianca, abbiamo assistito a un inasprimento dei conflitti mondiali e non credo sia un caso…».

Intanto il Presidente della Repubblica Mattarella è intervenuto per difendere la sovranità dell’Italia dopo le parole di Elon Musk. Lei ribadisce il sostegno all’imprenditore di Tesla? «Il Presidente si ascolta sempre con attenzione. La difesa della sovranità nazionale e della sicurezza nazionale sono delle mia priorità, tanto che rischio anni di carcere per aver difeso i confini. Musk dà lavoro a 200mila persone, e grazie a lui e ai suoi più di 6mila satelliti le persone parlano e lavorano. Spero che Musk investa sempre di più anche in Italia: avremmo solo da guadagnarci». L’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci sarà sospeso dall’Esercito per undici mesi, a stipendio dimezzato: il Tar ha respinto il ricorso del generale. Cosa ne pensa? «Penso che Vannacci sia un ottimo servitore dello Stato, che ha iniziato ad avere dei problemi dopo aver espresso delle idee sgradite alla sinistra e dopo essersi candidato con la Lega».

Sulla legge di bilancio le opposizioni hanno presentato oltre 3mila emendamenti, quelli della maggioranza sono 1.200. Come può cambiare in meglio la manovra e su cosa punta la Lega? «La Lega ha le idee ben chiare: meno tasse per le partite Iva. Puntiamo ad allargare la platea della flat tax alzando la soglia di esclusione, da 30 a 50 mila euro, per chi ha redditi da lavoro dipendente, oltre a garantire la rateizzazione del maxi acconto di novembre a un numero maggiore di lavoratori autonomi. E poi una nuova rottamazione delle cartelle per dare respiro ai contribuenti. Meno tasse, per tutti: canone Rai ridotto a 70 euro e nessuna stangata sulle criptovalute. Ovviamente, più garanzie sulle pensioni. Mi riferisco alla flessibilità in uscita grazie al potenziamento del dialogo tra previdenza obbligatoria e complementare, per chi ha raggiunto i 64 anni di età e accumulato almeno 20 anni di contributi. Per la Lega il fronte previdenziale rimane una priorità per il Paese e siamo determinati a superare la legge Fornero entro la legislatura».

Tornando alle regionali del prossimo fine settimana, si vota anche in Umbria dove la presidente uscente e ricandidata alla carica, Donatella Tesei, è della Lega. Prevedibile un testa a testa come in Liguria? «Sono fiducioso che possa finire esattamente come in Liguria, ovvero con una nostra vittoria».