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La tragedia

Ferrara, prende un farmaco contro l’influenza e va in shock anafilattico: morto a 29 anni

Annarita Bova
Ferrara, prende un farmaco contro l’influenza e va in shock anafilattico: morto a 29 anni

Graziano Mega, 29 anni, era un lavoratore originario di Lecce. A trovarlo ormai cianotico nel letto è stato il suo coinquilino: all’arrivo dei medici non c’è stato nulla da fare

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Ferrara Shock anafilattico: è morto così Graziano Mega, 29 anni, lavoratore originario di Lecce e residente a Ferrara da diversi anni. Il giovane non stava bene, aveva un forte mal di gola e si era messo a letto. A trovarlo, ormai cianotico, il suo coinquilino che ha chiesto aiuto al 118. Ma per lo studente non c’è stato nulla da fare, all’arrivo dei medici era già morto.

La richiesta d’aiuto Graziano Mega abitava in una delle palazzine in via Pareschi e divideva l’appartamento con Francesco, amico e padrone di casa. Mercoledì non stava bene, aveva un forte mal di gola e qualche linea di febbre. Un malore di stagione, forse aveva preso del freddo. Così avrebbe detto, prima di andare in camera sua e mettersi a letto. A quanto pare, ma la dinamica è ancora tutta in fase di ricostruzione, il ragazzo ha preso dei farmaci da banco, di quelli che possono essere comprati in farmacia anche senza ricetta. Due in particolare: uno spray nasale e altre pastiglie che servono per abbassare la febbre o comunque per alleviare i sintomi influenzali. Difficile dire se quelle medicine le avesse già prese altre volte o se fosse la prima. Come al momento è altrettanto difficile capire se siano stati i due farmaci assunti insieme a far scatenare la reazione allergica. «I medici hanno parlato di shock anafilattico», hanno spiegato gli amici. La telefonata è arrivata al 118 attorno all’1 di notte. Il coinquilino, prima di andare dormire, sapendo che l’amico non stava bene, è passato dalla camera da letto di Mega per un controllo e lo ha visto cianotico. «Sono arrivato tardi», spiega distrutto dal dolore. Intuendo l’estrema gravità della situazione, l’amico ha chiamato il 118. L’ambulanza è giunta in pochissimi minuti e i sanitari, dopo un primo controllo, hanno chiesto l’intervento dell’automedica. Ma il battito non c’era più, il cuore del 29enne si era fermato e il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Le condizioni del paziente non lascerebbero spazi a dubbi: a stroncare la vita di Graziano Mega sarebbero stati proprio i farmaci, per lui letali a causa di una forte allergia, di cui il ragazzo non era ovviamente a conoscenza. Mega non è di Ferrara e ai familiari, durante la notte, è arrivata la telefonata peggiore. In via Pareschi sono arrivati anche i carabinieri di Ferrara per tutti i rilievi del caso e la salma è stata portata direttamente all’istituto di medicina legale di Ferrara, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sul corpo verrà effettuata l’autopsia per capire cosa abbia ucciso il 29enne e se in qualche modo la sua morte poteva essere evitata e nel caso se ci possa essere qualche responsabilità. Verrà passata al vaglio anche la “storia” clinica della vittima, controllando sul fascicolo se per caso c’era stato già qualche episodio di forti allergie. L’autopsia darà comunque tutte le riposte. Altra ipotesi, che però al momento resta remota, è che il ragazzo possa essere stato colpito da infarto e che forse i farmaci abbiano peggiorato una situazione già in corso.

Chi era Lavoratore, Mega era impiegato da qualche tempo in una ditta termoidraulica di Ferrara e intanto portava avanti gli studi. Originario di Lecce, si trovava nella nostra città ormai da anni e condivideva con un amico un appartamento in via Pareschi. «Abbiamo sentito sirene e visto lampeggianti, poi anche scendere e salire le scale di gran corsa - raccontano i vicini -. Graziano abitava al terzo piano, con Francesco. All’inizio non abbiamo capito bene cosa fosse successo. Ci hanno detto che si era sentito male, ma non pensavamo una cosa così. Poi abbiamo visto il furgoncino delle pompe funebri... Qualcuno ha anche scritto qualcosa nella chat. È stato tremendo, soprattutto per le persone che vivevano con lui». «Lo vedevo sempre quel ragazzo - va avanti un uomo che abita nella casa di fronte -. Era molto gentile, salutava sempre. Una volta è anche andato in viaggio e mi ha portato un piccolo regalino. Ieri sera (mercoledì notte, ndr) il trambusto mi ha svegliato, c’erano anche i carabinieri... Erano tutti disperati, in quella palazzina abitano tanti ragazzi giovani, studenti in particolar modo». Francesco, amico e padrone di casa, è distrutto. «Sono arrivato tardi, non ci eravamo accorti...Non ho più parole, sono sconvolto». Graziano Mega si era messo a letto, raffreddore a parte stava bene, era apparentemente in salute. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare una tragedia simile.