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Elezioni Emilia Romagna, gran finale di Ugolini a Ferrara: «Serve un cambio di paradigma»

Silvia Giatti
Elezioni Emilia Romagna, gran finale di Ugolini a Ferrara: «Serve un cambio di paradigma»

La candidata del centrodestra all’ex refettorio di San Paolo: «Non ho potuto chiudere a Bologna perché, come Modena e Reggio, è una città fortemente ideologizzata»

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Ferrara «Datemi fiducia affinché in Emilia-Romagna ci possa essere una nuova prospettiva». Elena Ugolini, la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, chiude con queste parole la sua campagna elettorale. E lo ha fatto a Ferrara, in una sala gremita di persone all’ex refettorio di San Paolo, affinché «voi ferraresi siate come quelli della riviera di Ponente in Liguria». Elena Ugolini, che si presenta al voto regionale con la sua lista “Elena Ugolini presidente”, va oltre e togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe, specie dopo gli ultimi fatti di cronaca avvenuti a Bologna lo scorso weekend, dichiara: «Sapete perché non ho potuto chiudere nella città dove vivo? Perché, come Modena e Reggio, Bologna è una città fortemente ideologizzata e quindi non avrebbe potuto chiudere che Michele De Pascale».

E va avanti con il “j’accuse” al suo principale avversario del centrosinistra: «Sappiate inoltre che alle manifestazioni non autorizzate dello scorso fine settimana, fra chi sfilava c’era anche il vicesindaco di Bologna, Emily Marion Clancy che Lepore ha voluto proteggere affermando che lei era nel corteo per questioni di sicurezza». Ma gli attacchi a De Pascale e al centrosinistra della Ugolini non sono finiti. Perché, mentre cerca di illustrare il suo programma, parla di un avversario che si candida alla presidenza della Regione dopo aver «lasciato il Comune di Ravenna a due anni dalla fine del mandato» e di uno Stefano Bonaccini che va in Europa prima della sua scadenza per avere «un posto sicuro».

Passa poi ai contenuti del programma. Parla di sanità. «Il Veneto ha le stesse risorse e la stessa popolazione dell’Emilia-Romagna ma in quella regione le strutture funzionano bene tanto che molti emiliano-romagnoli vanno lì a curarsi». E anche sugli anziani cambia afferma che «noi siamo quelli che crediamo che una vita lunga in bellezza non sia un problema». Per la Ugolini dunque andare al voto domani e lunedì è importante per «avviare un cambio di paradigma dove i punti forti sono la famiglia, risolvere il problema del dissesto idrogeologico come ha fatto Zaia e anche quello di creare l’assessorato per la sicurezza». Sulla famiglia Ugolini ha in mente di «portare avanti politiche che guardino al ceto medio. I più fragili li dobbiamo continuare a proteggere ma dobbiamo agire anche per quelle famiglie del ceto medio che con l’arrivo di un figlio o la malattia di un anziano faticano ad andare avanti», dichiara. Poi c’è il tema della sicurezza legato a quello della polizia locale. «Oltre a programmare tutti gli investimenti necessari per ridurre il pericolo, come una nuova illuminazione e lotta al degrado delle aree urbane – spiega – crediamo che la polizia locale, che sono degli agenti di sicurezza a tutti gli effetti, non siano, come lo sono oggi, dei meri assistenti sociali». Torna poi sull’ambiente. Fa una premessa e parla di «bugie dette dal centrosinistra». Cita così la Corte dei Conti che «parla di un governo della Regione che nel 2023 ha usato solo il 10 per cento delle risorse». Quindi da politica che crede nel programma che presenta agli emiliano-romagnoli, dice: «Mi sto spendendo per quelle persone che quando piove hanno paura di andare a letto per non trovarsi l’alluvione».

E aggiunge: «Dare il voto al centrosinistra significa dare il voto a chi avrebbe potuto fare per evitare questi disastri ma invece, nei decenni, ha governato senza evitare che si verificassero». E con un’altra stilettata allo sfidante de Pascale prosegue dicendo: «Mi chiedo inoltre come farà a promettere che ci sarà un cambio di passo nel governo dell’ambiente quando dentro la sua coalizione ci sono i fondamentalisti dell’ambiente e di tutto di più». Sul palco con Elena Ugolini è salito anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri che ha lanciato l’invito a tutti i cittadini di credere nel cambiamento e per questo serve «andare a votare». Il vicesindaco di Ferrara e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Balboni invece invita a votare per la Ugolini perché «con Ferrara abbiamo dimostrato che non siamo degli Unni e sappiamo governare bene».