Ostellato, il Mezzano come il Texas: nuova richiesta per estrarre il gas
Gli americani rimettono gli occhi sui giacimenti sotterranei individuati e chiedono di costruire un metanodotto
Ostellato La società americana Aleanna ci riprova e chiede una nuova autorizzazione per impianto di coltivazione idrocarburi ad Ostellato, nel Mezzano. Sotto quei terreni le ricerche portate avanti dalla società tramite perforazione del 2017 hanno rivelato a quanto pare (ed è forse questo il motivo per cui la richiesta viene puntualmente ripresentata) l’esistenza di un vero “tesoro” e la multinazionale americana conta di poter produrre riserve di gas metano per milioni di metri cubi. Negli anni scorsi Comuni di Argenta, Portomaggiore e Ostellato, spronati dal Coordinamento No Triv, chiesero al ministro di escludere qualsiasi tipo di ricerca e di coltivazione di idrocarburi nel Mezzano, adducendo il rischio dell’aggravarsi del problema della subsidenza ma nei giorni scorsi una nuova Procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) è stata presentata dall’Aleanna per “coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, sulla terraferma e in mare, per un quantitativo estratto fino a 500 tonnellate al giorno per il petrolio e a 500.000 metri cubi al giorno per il gas naturale”. Nello specifico, il pozzo indicato è quello già esistente e si trova nell’area agricola situata al centro della Valle del Mezzano e quindi si dovrebbe partire con la realizzazione di una condotta in area Mezzano in direzione Comacchio. In pratica la società ci riprova e punta alla messa in produzione del giacimento “Trava”, identificato mediante la perforazione del pozzo “Trava 2 dir” avvenuta nel marzo 2017 nell’ambito del permesso di ricerca “Corte dei Signori” e che ha motivato la presentazione dell’istanza di concessione denominata “Valle del Mezzano”.
Di cosa si tratta Il progetto prevede la realizzazione degli interventi infrastrutturali ed impiantistici necessari alla messa in produzione del giacimento idrocarburi (gas naturale, per un totale di circa 154 milioni di mc), mediante l’ installazione di un impianto di disidratazione per il trattamento del gas naturale prodotto con il pozzo Trava- 2 dir (già esistente), con portata di esercizio pari a circa 35,000 Sm3/g, nel comune di Ostellato. Ma non finisce qui. Prevista anche la posa di un metanodotto di circa 10 km, dall’area dell’impianto di trattamento gas fino al punto di consegna Snam Rete Gas (Srg). Il nuovo metanodotto si svilupperà per circa 7,5 km nel comune di Ostellato e per circa 2,5 km nel comune di Comacchio.
E adesso? La documentazione è disponibile per la pubblica consultazione sul portale delle Valutazioni e autorizzazioni ambientali. Chiunque abbia interesse può prendere visione del progetto e del relativo studio ambientale, presentare in forma scritta proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, indirizzandoli al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, direzione generale Valutazioni ambientali, via C. Colombo 44, 00147 Roma; l’invio delle osservazioni può essere effettuato anche mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: va@pec.mase.gov.it.