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Paura e rabbia

Ladri scatenati e velocissimi in tutto il Ferrarese, rubati anche fucili

Annarita Bova
Ladri scatenati e velocissimi in tutto il Ferrarese, rubati anche fucili

Furti a raffica nelle abitazioni, il Centese la zona più colpita

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Cento Furti a raffica nelle abitazioni di tutta la provincia: i ladri nel fine settimana hanno colpito da Cento a Comacchio e per le forze dell’ordine il lavoro è stato senza sosta. Le bande sono molto ben organizzate e riescono ad agire in pochissimi minuti. E poco importa se in casa ci sia o no qualcuno: entrano, colpiscono e scappano. La percezione in quest’ultimo periodo è di insicurezza e alla fine il danno emotivo, per le vittime, è certamente superiore a quello economico.

Cento Una delle zone più colpite è quella del Centese. Diverse sono state le segnalazioni, verificate poi con le forze dell’ordine, nel gruppo di vicinato e in quello della Consulta di Cento-Penzale. Nel borgo di Penzale i colpi in via Donizetti e in via Catalani. Nel primo caso i ladri sono entrati nel negozio gestito da cittadini stranieri portando via poca roba e causando diversi danni perché la porta d’ingresso è stata forzata e va quindi sostituita, oltre al gran caos lasciato all’interno. In via Donizetti il colpo è stato ripreso dalle telecamere. I malviventi, incappucciati, sono saliti al secondo piano e hanno scassinato la porta. Una volta all’interno (in questo caso in casa non c’era nessuno) si sono diretti verso quelli che vengono considerati “nascondigli classici” ed effettivamente hanno trovato oro e contanti. Stesse modalità giovedì in via Tenco e a Corporeno all’ inizio della scorsa settimana.

In via Carisio, vista la presenza di persone negli appartamenti, la banda ha colpito nell’androne, portando via tutto quello che poteva essere in qualche modo “riciclato”. «Si tratta di casa mia - dice con forza e con molta rabbia Francesco Esposito, membro della Consulta -. Nel nostro gruppo di amici siamo 12 famiglie. In 4 giorni sei di noi hanno ricevuto “visite”. In qualche caso si è trattato di furti tentati, ma in altri ci sono riusciti. La situazione è insostenibile. Noi ci siamo in qualche modo salvati perché abbiamo un impianto di sicurezza di un certo tipo, che è entrato in funzione quando la banda è entrata nel portone comune. Ma come possiamo stare tranquilli? Ed abbiamo anche il cancello, che puntualmente sono riusciti a scavalcare». E va avanti, come un fiume in piena «Noi per primi capiamo e apprezziamo lo sforzo delle forze dell’ordine, ma è ovvio che non sono pochi, che non possono controllare una cittadina come è diventata quella di Cento con i numeri che hanno. Servono supporti, controlli di vicinato ed anche le ronde se necessario. Chiediamo al sindaco di intervenire, di capire con noi cosa e come si può fare».

Sulla questione interviene anche il presidente della Consulta di Cento-Penzale, Lucio Russo: «Come Consulta segnaliamo da anni i furti, ma ci viene detto che la percezione del pericolo è diversa da quella che è nella realtà. Allo stesso modo segnaliamo in zone di Cento lo spaccio in pieno giorno. E vogliamo chiedere al Comune di fare un censimento per capire quante persone straniere realmente sono residenti sul nostro territorio, che lavoro fanno e come sono integrate».

Gli altri colpi Dopo le denunce a Vigarano, dove i ladri sono entrati in azione in via Rondona (qui i proprietari hanno subìto la visita dei malviventi per la seconda volta in poco tempo) e in via Pietro Magri nel tratto adiacente alla parte finale di via Rondona, altra denuncia ai carabinieri è arrivata a Bondeno, dove è stato messo a segno il furto più grosso. La banda ha colpito a Stellata in una casa abitata da una coppia mentre faceva la spesa, anche in questo caso forzando la porta e agendo in modo fulmineo. Portati via contanti, ma anche oro e soprattutto alcuni fucili, regolarmente detenuti, che ancora non sono stati trovati. I due proprietari sono rimasti sotto choc.

Denunce per furto sono state fatte anche a Jolanda di Savoia e a Comacchio. Per i malviventi il fatto che le persone siano o meno in casa fa poca differenza. Hanno infatti ben studiato le abitudini “degli italiani” (è assodato che si tratti di bande dell’est Europa) e generalmente vanno sul sicuro, colpendo all’ora di cena oppure durante la passeggiata, alle volte trovando facilmente le chiavi di casa lasciate nel “soliti” nascondigli in cortile o in giardino.

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