La Nuova Ferrara

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L’incontro

Pescatori di Porto Garibaldi e Goro da Papa Francesco

Katia Romagnoli
Pescatori di Porto Garibaldi e Goro da Papa Francesco

Il Pontefice ha accolto la richiesta delle cooperative e ascolterà gli allevatori: ecco la data dell’udienza privata

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Porto Garibaldi e Goro Pescatori delle marinerie di Porto Garibaldi e Goro sabato prossimo, in udienza privata da Papa Francesco, insieme ad una delegazione formata da colleghi della Riviera emiliano-romagnola. L’incontro, attorno alla quale c’è tanta attesa, previsto nell’aula Paolo VI in Vaticano, coinvolge anche i rappresentanti delle cooperative di pesca, acquacoltura ed associazioni di categoria. «Il Pontefice – fanno sapere i rappresentanti dell’alleanza delle Cooperative della pesca dell’Emilia Romagna (Agci/Agrital, Confcooperative/Fedagri Pesca Emilia-Romagna e Legacoop Agroalimentare Emilia-Romagna) – ha risposto positivamente alla richiesta dell’Apostolato del Mare, promotore dell’iniziativa e con gioia viene accolto l’invito a partecipare a questo importante appuntamento, felici di stringerci attorno a Papa Francesco, per ascoltare il suo messaggio di incoraggiamento».

Per i pescatori l’udienza privata sarà l’occasione per sottoporre all’attenzione del Pontefice tutti i problemi che ruotano attorno al settore della pesca, dall’invasione di specie aliene, alla continua riduzione della flotta, dai cambiamenti climatici, all’invecchiamento dei pescatori, con conseguenti difficoltà di ricambio generazionale. I cambiamenti climatici, con ogni probabilità, sono tra le cause principali dei fenomeni estivi legati alla proliferazione di mucillagini e all’anossia, fenomeni che hanno accentuato i problemi che, in particolar modo il settore della molluschicoltura, sta fronteggiando da due anni, per contrastare l’invasione del granchio blu, cercando pure di trasformarlo in una risorsa, una nuova opportunità. «Rispetto allo strascico, quest’anno sono quasi scomparse le triglie, che di solito alla ripresa dopo il fermo pesca era la specie massivamente pescata, che consentiva di commercializzare verso l’estero – dichiara Massimo Bellavista, responsabile Pesca e Acquacoltura Emilia-Romagna per Legacoop Agroalimentare Nord Italia -; come Alleanza delle Cooperative della Pesca dell’Emilia Romagna abbiamo scritto al Centro Ricerche Marine di Cesenatico e Arpa Daphne, per interessarli a tali fenomeni. Un incontro è in programma tra qualche giorno, per condividere le varie problematiche e definire piani di monitoraggi ed interventi». I pescatori, veri custodi del mare, esercitano una professione tra le più antiche al mondo, minacciata da diversi fattori ed è con lo spirito di autentica vicinanza alle loro istanze che Papa Francesco li incontrerà sabato. A Bruxelles, i rappresentanti di settore, hanno partecipato, nei giorni scorsi alla riunione plenaria del Comitato del dialogo sociale e settoriale della pesca marittima ed in quella sede sono stati sviscerati i temi cruciali dei pescatori italiani (ed europei), partendo dal presupposto che i cambiamenti climatici hanno pressoché azzerato i fatturati delle imprese di pesca.