La Nuova Ferrara

Ferrara

Il disagio

A Comacchio neonati al freddo a causa di un topo

Katia Romagnoli
A Comacchio neonati al freddo a causa di un topo

Il roditore ha mangiato la scheda dell’impianto di riscaldamento

3 MINUTI DI LETTURA





Comacchio Neonati ed educatrici al freddo per... colpa di un topo. Il roditore è riuscito a infilarsi tra gli ingranaggi dell’impianto di riscaldamento del nido comunale “Il Giglio”, in via Fattibello. Riscaldamento spento da giorni in un’area del plesso educativo di proprietà del Comune, a causa del guasto provocato dall’animale che ha letteralmente divorato una scheda dell’impianto. Sei neonati su 15, di età compresa fra 6 e 18 mesi, sono costretti a letto da sindromi influenzali, mentre il Comune, in attesa di reperire l’elemento da sostituire, è corso ai ripari con stufette elettriche di fortuna. «La prima comunicazione inviata dal Comune – spiega Luca Bonoli, padre di una neonata di 9 mesi -, risale al 7 novembre scorso. Come genitori ci eravamo resi conto che qualcosa non andava, perché quando andavamo a prelevare i nostri figli all’asilo, erano freddi e subito dopo si ammalavano. Nella mail trasmessa dall’ufficio comunale competente si parlava di un problema rilevato sui convettori, ma ci veniva pure segnalato che i bimbi sarebbero stati spostati».

Secondo la testimonianza del giovane padre, l’intervento di riparazione comunicato dall’amministrazione lagunare era previsto per il giorno successivo, l’8 novembre, e invece l’indomani una delle mamme che si era recata per rifare il lettino nella “stanza del sonno”, si è resa conto che il locale era stato dotato di 4 stufette elettriche.

Un’altra stufetta alimentata ad elettricità era stata posta nell’area cambio e, per finire, l’ultima, nell’area gioco. «Martedì scorso abbiamo risposto in modo sferzante – prosegue Bonoli -, perché avevamo capito di aver atteso invano, visto che i lavori assicurati, non erano ancora partiti. Come genitori, legittimamente preoccupati per i nostri figli, abbiamo deciso di mandare un’altra mail, dopo una telefonata infruttuosa e solo il venerdì (15 novembre), alle ore 11.21 è arrivata una mail di scuse». Nel frattempo, i bimbi, di fronte alle rassicurazioni volte anche all’individuazione di una location provvisoria, non erano rimasti a casa, se non per influenze sopraggiunte. «Il Comune ci offriva una proposta di rimborso per eventuale assenza da scuola dei nostri figli, assenza che sarebbe dovuta dipendere da una nostra scelta. A quel punto – chiarisce Luca Bonoli -, ho mandato una mail ulteriore, perché, a mio giudizio, equiparare il rimborso alla salute dei nostri bimbi, non ha alcun senso».

Informato delle segnalazioni pervenute, il sindaco Pierluigi Negri, dispiaciuto per l’accaduto, conferma che «l’impianto di riscaldamento è vetusto e che domani (oggi per chi legge, ndr) e mercoledì interverremo». Trovato l’elemento da sostituire, poi l’intervento sarà rapido e da domani al nido comunale torneranno, finalmente, le temperature di confort. È bene precisare che solo un’area della struttura comunale, che ospita in totale 36 piccoli, è stata interessata dal guasto.