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Lido Estensi, esercitazioni di sala e cucina al Remo Brindisi, sollecito alle famiglie: «Pagate»

Katia Romagnoli
Lido Estensi, esercitazioni di sala e cucina al Remo Brindisi, sollecito alle famiglie: «Pagate»

Una mail dalla scuola per versare il contributo volontario per comprare i materiali. La dirigente: «Nessun allarme, normale avviso per la scadenza di fine anno». Le famiglie hanno risposto all'appello

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Lido Estensi Con una mail trasmessa a studenti e studentesse, l’istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido Estensi, autentica eccellenza nella formazione di operatori turistici, cuochi, camerieri, baristi, tecnici specializzati e altre figure professionali, ha comunicato che «nella maggioranza delle classi non sarà possibile garantire l’organizzazione delle esercitazioni di cucina e di sala, a partire da lunedì 25 novembre».

Il motivo di un potenziale stop alle attività pratiche, fondamentali per chi frequenta l’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera, sarebbe da attribuire al mancato versamento del contributo volontario che le famiglie versano, annualmente, allo scopo di integrare il budget di cui dispone l’istituto proprio per sopperire ai costi vivi di gestione (per attrezzature, materie prime, ingredienti). «Se le famiglie non provvederanno al pagamento – si legge nella stessa mail trasmessa agli studenti – , si passerà a esercitazioni di tipo teorico. Gli studenti che non avranno effettuato il versamento del contributo, non saranno autorizzati a partecipare a uscite didattiche, visite guidate, concorsi e manifestazioni».

Secondo le informazioni raccolte da docenti e genitori, il tono allarmistico e perentorio della mail deve essere ridimensionato, in quanto gli alunni sono consapevoli che il termine ultimo per effettuare il versamento del contributo volontario è fissato al 31 dicembre prossimo.

Per l’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera la quota annuale è pari a 120 euro, ma comprende anche l’assicurazione obbligatoria, mentre per l’indirizzo tecnico economico per il Turismo, l’importo scende a 80 euro, in quanto non sono previsti costi relativi a materie prime. Le difficoltà sono legate ai bilanci scolastici, che seguono l’anno solare e non quello scolastico, ma c’è fiducia che si possa superare a breve l’impasse.

Il 30 novembre è già in programma un Open Day con dimostrazioni di pasticceria, caffetteria, miscelazione e saranno serviti caffè, bevande e prodotti di pasticceria ai futuri studenti in visita e ai loro genitori. Anche la dirigente scolastica Pierlia Stimolo tende a minimizzare, osservando come «in ogni scuola il contributo volontario per il miglioramento e per l’ampliamento dell’offerta formativa è finalizzato a raggiungere livelli qualitativi più elevati. Il “contributo volontario” richiesto alle famiglie è destinato a sostenere diverse voci di spesa: assicurazione infortuni alunni, acquisto di materiale e derrate necessarie alle esercitazioni, manutenzione delle attrezzature, acquisto di software didattici. L’Istituto “Remo Brindisi” possiede naturalmente fondi propri per l’acquisto di materie prime, la didattica laboratoriale nell’indirizzo alberghiero ne prevede costantemente l’utilizzo per la produzione di menù di qualità, poi consumati dagli studenti, perciò il contributo delle famiglie risulta una risorsa fondamentale, per evitare che la preparazione dei piatti sia solo dimostrativa come avviene in alcuni istituti».

Contrariamente a ciò che avviene in altre scuole, al Remo Brindisi la scadenza è fissata a fine dicembre. «L’aumento dei prezzi e la situazione contingente, nostro malgrado, ci ha costretti – conclude la dirigente scolastica- al sollecito mandato per posta elettronica, in modo tale da poter continuare a garantire, a tutti, esercitazioni di laboratorio articolate, coinvolgenti e professionali. Le famiglie hanno risposto positivamente al nostro appello».