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Il sit-in

Cento, freddo al Bassi Burgatti: gli studenti protestano davanti alla scuola

Cento, freddo al Bassi Burgatti: gli studenti protestano davanti alla scuola

Dopo le segnalazioni per le «condizioni pessime» in aula, questa mattina ragazzi e ragazze hanno organizzato un sit-in per sollecitare un intervento risolutivo da parte degli organi competenti

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Cento Aule fredde, temperature glaciali che obbligano a stare con il giubbotto addosso in classe, ma anche con questo «si trema». Dopo aver denunciato pubblicamente il problema al nostro giornale, gli studenti dell’Iis Bassi Burgatti di Cento hanno organizzato questa mattina, giovedì 21 dicembre, una protesta davanti alla scuola al fine di sollecitare un intervento risolutivo da parte degli organi competenti. Ragazzi e ragazze, come ogni mattina, si sono dati appuntamento davanti ai cancelli dell’istituto e molti hanno scelto di non entrare a scuola. Dalle parole ai fatti, dunque, e dopo le lettere alla Nuova Ferrara ecco il sit-in per manifestare il disagio in seguito alle «condizioni pessime» – avevano scritto – in cui loro, giovani che hanno diritto allo studio, si ritrovano. 

Nelle scorse ore la dirigente scolastica dell’Iis Bassi Burgatti di Cento (1.700 iscritti) è intervenuta sulla questione delle aule al freddo. «Vorrei precisare che non si può affermare che sono con loro in quanto gli studenti che hanno inviato le lettere in redazione non hanno né interpellato precedentemente la scrivente chiedendo delucidazioni sul malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento né hanno convenuto con me di rivolgersi alla Stampa. Si fa presente che il Dirigente è tenuto a collaborare in modo costruttivo con gli Enti locali, proprietari degli edifici, al fine di garantire il buon funzionamento del servizio scolastico evitando inutili contrapposizioni». La dirigente Annamaria Barone Freddo sottolinea, inoltre, che «la descrizione della situazione reale in cui versa il nostro Istituto, in relazione al suddetto malfunzionamento, non è corrispondente alla realtà, considerato che su 64 aule, quelle interessate dal problema sono in media 7-8 e che abbiamo compatibilmente con gli spazi a disposizione, sebbene inferiori al numero di classi (74), cercato di risolvere con il trasferimento degli studenti in altre aule ben riscaldate, in attesa di un intervento definitivamente risolutivo da parte della Provincia». Come già spiegato al nostro giornale, la dirigente dell’istituto di istruzione superiore Bassi Burgatti rimarca infine che «la sottoscritta ha sempre segnalato il problema alla Provincia, la quale più volte ha inviato dei tecnici, nonostante il problema persista limitatamente al numero di aule sopra indicato». È la Provincia infatti l’ente proprietario dell’immobile, e in precedenza aveva inviato dei tecnici per un sopralluogo all’impianto di riscaldamento, ma al momento una soluzione non è stata ancora trovata e in alcune aule, come hanno testimoniato diversi studenti, è necessario tenere addosso i giubbotti a causa delle basse temperature.