Ferrara, assolto dall’accusa di stupro ai danni di una donna transessuale
Solo pena pecuniaria per il reato di percosse: un 42enne colpì ripetutamente la donna trans dopo essergli stato negato un rapporto sessuale
Ferrara Nessuna rapina e soprattutto nessuna violenza sessuale. Dunque nessuna condanna a due anni e mezzo di reclusione, come invece aveva chiesto la procura, ma solo a 309 euro di multa per un reato decisamente meno grave, quello di percosse, e assoluzione dall’imputazione di rapina, «perché il fatto non sussiste».
Si è chiuso così ieri mattina il processo a carico di un uomo di 42 anni, oggi in carcere per altri reati, assistito dall’avvocato Giampaolo Remondi, accusato di violenza sessuale e rapina ai danni di una donna transessuale di origini straniere, che sarebbe stata compiuta a fine gennaio del 2022 nei pressi della stazione ferroviaria di Ferrara. Alla fine ha prevalso la lettura della difesa di una vicenda dai contorni sfumati, che non si sono chiariti troppo nemmeno dopo aver ascoltato la testimonianza della persona offesa caduta più volte in contraddizione rispetto a quanto denunciato.
Secondo l’accusa, l’imputato non si sarebbe fermato nelle sue pretese di avere un rapporto sessuale nemmeno davanti a un diniego esplicito della donna, avrebbe anzi reagito stringendole i genitali con una mano, così forte da farla crollare a terra per poi colpirla con una gomitata e degli schiaffi. Poi le avrebbe preso il telefonino dalla tasca posteriore dei jeans e lo avrebbe gettato sui binari mentre andava via infuriato. Lei e l’imputato si erano conosciuti proprio in stazione e avevano già avuto un primo rapporto qualche giorno prima ed erano rimasti in contatto. L’uomo aveva preso l’iniziativa per rivedersi e si erano messi d’accordo per un incontro, seppure non capendosi bene sul dove: lui pensava che lei sarebbe andata a Codigoro, lei che lui la raggiungesse a Ferrara. Incomprensioni perdurate anche nel corso dell’incontro, con lei che pensava che si volessero appartare per fumare una sigaretta, lui, che le aveva dato anche 50 euro, per ben altre ragioni. Litigarono, lui le diede una ginocchiata, come ha ammesso. La violenza si limitò a quello.