Ferrara, all’asta gli arredi di Palazzo Crema
Tra antico e moderno, gli arredi da oggi all’asta
Ferrara In molti l’hanno considerata una “mamma” che ha promosso numerose iniziative per la città, soprattutto di tipo culturale. È stata anche, fino all’avvento della riforma del sistema bancario italiano da parte di Carlo Azeglio Ciampi nel 1999, la proprietaria della banca del territorio: la Cassa di Risparmio di Ferrara. Si tratta della Fondazione Carife che ha una sede a Palazzo Muzzarelli Crema di via Cairoli 13. Da questa mattina l’arredamento di quella prestigiosa sede, 95 pezzi in tutto, tra mobili antichi e moderni, è all’asta e l’intero ricavato finirà nelle casse della fondazione.
Due trumeau in radica a quattro cassetti, con cascata e uno specchio per anta, saranno battuti con una base d’asta di mille euro ciascuno. E poi ci sono due tappeti persiani. Di quelli preziosi, in cui nella trama spicca con evidenza il filo di seta colorato con cui è stato realizzato. Il più grande, per chi ha potuto frequentare la sede della fondazione, si trova nella sala riunioni. Le dimensioni sono di quattro metri per uno di larghezza, e sarà battuto partendo da 280 euro. Sempre nella sala riunioni va all’asta anche il tavolo, in radica, a 22 sedie che hanno lo schienale e la seduta rivestite di broccato di velluto.
Sempre nella sala riunioni, c’è un lampadario a 22 luci di Murano battuto a un prezzo di base d’asta di 1.300 euro. In una seconda sala, ci sono due mensole a specchio il cui prezzo di partenza per l’asta non è stato definito. Nella stessa sala c’è anche un altro lampadario di Murano, che ha lo sesso prezzo di quello della sala riunioni, un armadio, in radica e di stile, alto 2 metri e mezzo, largo uno e mezzo e profondo 70 centimetri, che sarà battuto a partire da 280 euro. Nei mobili della fondazione che finiscono all’asta ci sono anche un leggio, due divani, di cui uno in stile foderato di velluto verde bosco. Si aggiungono una cassettiera in radica a quattro piani e una meravigliosa ribalta emiliana di stile, in radica a calata, la cui base d’asta è di 1.800 euro. Si arriva poi all’arredamento più moderno. Per lo più credenze per conservare documenti di ufficio.
Due tavoli in vetro, uno di questi è quello sostenuto da due colonne di un tempio antico rivisitate in chiave più moderna, che stava a sinistra dell’ingresso da cui parte lo scalone per i piani più alti della fondazione. Fra le cose che finiscono all’asta ci sono anche due porte antiche. I più informati ieri hanno potuto vedere i mobili fino alle 17. Poi le porte di Palazzo Muzzarelli si sono chiuse al pubblico. E forse con loro si è chiusa anche l’epoca in cui le Fondazioni bancarie come quella di Carife rappresentavano il termometro della ricchezza di una comunità sia in termini economici che culturali.