Tamara, ha il defibrillatore e non riesce a prelevare: «L’operazione si blocca»
Un problema particolare affligge un cittadino ogni volta che si reca agli sportelli Postamat di ultima generazione: «Non so più come fare»
Tamara Da tempo il signor Lino Malfacini convive con un problema fuori dal comune, così singolare che - lamenta - fatica a trovare vero ascolto. Da quando gli è stato impiantato il defibrillatore cardiaco, racconta, non è in grado di effettuare i prelievi dagli sportelli Postamat di ultima generazione, e ogni volta che deve procurarsi denaro contante è costretto a spostarsi a Pontegradella, dove il distributore non è stato ancora sostituito e continua a “obbedire” ai suoi ordini.
L’inghippo, sostiene, dipende proprio dal defibrillatore che gli è stato impiantato quattro anni fa: «Per qualche motivo – spiega – il dispositivo cardiaco interagisce con il lettore della tessera Postamat, e non appena mi avvicino l’operazione viene annullata». L’uomo ha compiuto tutte le prove per avere riscontro sui motivi del problema: «Il mio sportello abituale, e quello per me più comodo, è sempre stato quello di Tamara, ma non appena è stato sostituito non sono stato più in grado di prelevare il contante. Allora mi sono spostato a Baura, dove però c’è sempre un distributore automatico, e infatti anche in quel caso ho dovuto rinunciare perché la procedura a un certo punto veniva interrotta. Ci sarebbero anche gli Atm bancari, ma lì devo pagare la commissione». Meglio è andata a Pontegradella, dove è ancora in funzione uno sportello di vecchia generazione e dove il signor Malfacini, seppure con maggiori scomodità, continua ad andare ogni volta che deve fare un prelievo.
Naturalmente in tutto questo tempo ha segnalato la circostanza a chi di dovere, senza però riuscire a venirne a capo. «Dalle Poste mi hanno detto che non hanno riscontri di altri casi come il mio; a Tamara è successo che mi hanno fornito supporto, perché l’inconveniente si verifica quando mi avvicino allo sportello, così una funzionaria ha gentilmente completato l’operazione per me, ma non posso certo chiedere aiuto ogni volta». Malfacini ha anche chiesto informazioni alla ditta produttrice del defibrillatore, «la quale però mi ha risposto che è impossibile che succeda una cosa del genere, perlomeno non a causa dell’impianto cardiaco. Eppure succede, eccome, e non so proprio come fare per venirne a capo».