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La nuova primaria fa felice Argenta: «Spazi moderni per i nostri figli»

Giorgio Carnaroli
La nuova primaria fa felice Argenta: «Spazi moderni per i nostri figli»

Bagno di folla per l’atteso taglio del nastro

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Argenta Appena tagliato il nastro inaugurale, un’onda umana incontenibile ha varcato la soglia della nuova scuola primaria di Argenta. Non solo curiosità attesa da oltre tre anni: c’era qualche cosa di più nelle parole e nelle espressioni sui volti di genitori e nonni. Come se volessero essere i primi a toccare con mano il luogo dove andranno a trascorrere le ore i propri bambini. Intervistare tutti coloro che ieri mattina hanno “invaso” il nuovo edificio scolastico di Argenta era impossibile, però abbiamo chiesto qualche parere, scegliendo non a caso ma toccando tutti i ruoli. Livio Bucciti, il capocantiere della ditta che ha vinto l’appalto, di origine laziale (si sentiva eccome!), ma definito argentano da tre anni dal sindaco Andrea Baldini, letteralmente non sta nella pelle: «È stato un impegno importante – spiega – e sono persino commosso perché la popolazione di Argenta mi ha accolto come un figlio. Fin dalla prima pietra ho coordinato i lavori, anche a scapito della mia famiglia che oggi qui, in mezzo a voi, raccoglie le mie soddisfazioni: grazie Argenta».

Ecco Luca Simoni, che era vicesindaco della passata legislatura: «Ricordo quando quel 23 dicembre abbiamo deciso in giunta di andare sul progetto nuovo. Una scelta coraggiosa e di responsabilità, dove non avevamo tutte le risorse necessarie. Vedendola oggi, mi riempie di orgoglio e soddisfazione perché abbiamo investito sui giovani con una struttura veramente moderna».

«Mio figlio frequenta la 1ªC – dice mamma Antonella Travasoni, dipendente di Soelia – e sapevo di quest’aula immersiva. Vedendola in funzione, le attività didattiche con dei bambini che sono ormai abituati al digitale ne saranno agevolate». Il nonno Luigi Trentini: «Sono stupito per la luminosità e l’aria che si respira: un bel regalo a don Minzoni, ne sono orgoglioso».

Giovanni Ugolini è un tecnico: «Bella, luminosa in quanto a spazi per l’abitabilità e ai bagni. Se vogliamo, l’unico dubbio che ho è il pavimento fatto con delle resine che si sporcano facilmente».

«È una scuola molto funzionale – dice Sara Minghini, insegnante e mamma – che offre la possibilità di fare tanto, con tante risorse da poter sfruttare: spetta a noi tutti poterle utilizzare al meglio».

Marco Checcoli, consigliere comunale d’opposizione: «Una struttura moderna, ha degli spazi nuovi e innovativi come l’aula immersiva utile per imparare in modo nuovo: una scuola moderna deve avere questi spazi. Sono molto aperti, molto fruibili però ho contato venti aule, per me pochine: andava impostata con aule in più. I bagni sono belli, un po’ piccoli direi e con dieci sanitari per piano: avrei creato qualche spazio in più. La palestra verrà spostata da dov’è ora e quando la faranno, non si sa quando, vedremo; la mensa e fondamentale, i progetti ci sono, i soldi anche, così quando sarà fatta la toglieranno dall’aula magna. Per essere comunque sincero, è una struttura bella, moderna, fruibile e ben riscaldata che piacerà tantissimo anche agli insegnanti». Fabio Saletti, geometra argentano: «Una scuola ben studiata con spazi che si addicono ad una scuola moderna, come deve essere al giorno d’oggi. Sono rimasto molto impressionato dalla foto-trasparenza e le grandi vetrate che sono un’ottima cosa: ci danno la sensazione di trasparenza, perché chi passa fuori vede cosa capita all’interno».