Da Tresigallo al “Gladiatore 2”, così i levrieri hanno stregato Ridley Scott
Liam e Bess vivono nell’allevamento Divina Saluki, l’allevatrice: «Sul set sono stati bravissimi»
Tresigallo C'è anche un po' di provincia di Ferrara nel nuovo film di Ridley Scott, “Il Gladiatore 2”. Si tratta di 2 attori molto particolari che hanno colpito per la loro bellezza e docilità: Liam Angel Divina e Bess Faisa Divina, dei levrieri persiani saluki di 6 e 8 anni. Provenienti dall'allevamento Divina Saluki che si trova a Rero di Tresigallo, i due animali si sono goduti le luci della ribalta divenendo in pochi minuti dei veri e propri divi e facendo la gioia della loro allevatrice, Tiziana Benedetti che li ha seguiti sul set maltese.
È la prima volta che vengono scelti dei cani dal suo allevamento per partecipare ad una grande produzione cinematografica?
“Sì, anche perché sono cani molto antichi e sono indicati per film epici o devono comunque essere inseriti in certi contesti storici e non è così semplice. Sicuramente per me è stata una bellissima sorpresa. I cani, però, non sono stati scelti subito ma abbiamo dovuto affrontare una specie di casting a livello europeo. La produzione ha selezionato alcuni allevamenti di pregio e noi abbiamo dovuto mandare fotografie e altra documentazione. Tra tutti, sono stata scelta io”.
Da quanto tempo alleva questa razza di cani e perché nell'antichità era così conosciuta?
“Allevo saluki da 15 anni. Siamo molto conosciuti a livello mondiale: ho dato cani dappertutto avendo moltissime soddisfazioni come allevatore certificato Enci (Ente nazionale cinofilia italiana, ndr) vincendo molti premi e campionati. Dietro c'è tanto lavoro. La particolarità dei saluki è di essere rimasti “intatti” da 7.000 anni a questa parte e in quell'epoca erano pochissime le razze conosciute. Da quanto ne sappiamo, quel tipo di cane veniva utilizzato dai faraoni come animale da compagnia e perfino Tutankhamon possedeva due saluki bianchi simili a quelli che sono stati usati ne “Il Gladiatore 2”. Erano apprezzati specialmente nelle famiglie altolocate; sicuramente non erano adatti al popolo. Non essendoci quindi molte razze selezionate in epoca romana la produzione ha pensato che, per non sbagliare a livello storico, quella che allevo potesse essere l'ideale. Inoltre sono considerati tra i cani più belli in assoluto, specialmente tra i levrieri”.
Sono animali difficili da allevare?
“Hanno un carattere meraviglioso però ci vuole una buona esperienza non tanto per tenerli quanto per allevarli dato che hanno esigenze particolari. La gestione è impegnativa, specialmente per me che ne ho 12. Ci vuole un po' di esperienza”.
Come si sono comportati sul set i due 'attori'?
“Sono stati bravissimi nonostante io non li abbia mai addestrati per fare un lavoro del genere. Abbiamo girato le scene a Malta per 4-5 giorni poi, come in tutti i film, sono state scelte le scene che il regista riteneva essere più adeguate. Alla fine i cani compaiono per circa 2 minuti ma abbiamo lavorato parecchio. Sono cani molto amorevoli che quando si affezionano al proprietario fanno qualsiasi cosa pur di compiacerlo. Liam e Bess hanno avuto i complimenti da tutti, in particolare dalla direttrice del set che ha apprezzato la loro educazione”.
Qualche star ha fatto richiesta per avere uno dei due esemplari?
“No, però sono venuti a vederli quando abbiamo girato. C'era Connie Nielsen (Augusta Lucilla nel film), c'era Pedro Pascal (Marco Acacio) e Ridley Scott che è stato gentilissimo e ha dato loro dei wurstel. Sono stati tutti disponibili sotto tutti i punti di vista, anche per aiutarli a stare buoni dato che all'interno del set di un film c'è sempre tanta gente che gira e i cani tendono a distrarsi”.
Dopo il film sono arrivate altre richieste per i due divi?
“Ne ho avute parecchie anche per fare sfilate con Armani ma io, in primis, faccio l'allevatore e lo voglio fare bene. Ho fatto “Il Gladiatore 2” perché sono occasioni che capitano una volta nella vita”.