“Invisibili” a Ferrara, una tenda tra la siepe come casa
Dal 1° novembre è attivo il “Piano freddo” del Comune per dare supporto a senzatetto e persone in difficoltà
Ferrara Vive in una piccola tenda stipata tra la siepe e la sbarra di ingresso del parcheggio Diamanti di Ferrara. L’igloo verde, diventato casa per qualcuno, quasi si mimetizza con la vegetazione e diventa “invisibile”, come chi la abita.
Lo scorso 1 novembre è scattato il “Piano freddo”, sistema pensato per offrire un riparo notturno alle persone in stato di grave marginalità sociale nei mesi dell'anno in cui le temperature sono più rigide. Sarà in vigore fino al 31 maggio 2025. Il “Piano freddo”, sostegno erogato dal Comune di Ferrara, attraverso Asp, volto a garantire una sistemazione in due appartamenti in cui si contano complessivamente 18 posti letto adibiti all'accoglienza di uomini adulti. L'accesso ai posti letto avviene su segnalazione del Ssui (Sportello Sociale Unico Integrato) allo sportello per senza dimora (Prins) che attiva il servizio sociale di Asp. Dall'1 novembre 2023 al 31 maggio scorso il “Piano Freddo” ha fornito aiuto a 46 persone, 7 in più rispetto allo stesso periodo fra il 2022 e il 2023.
I servizi di accoglienza H24, affidati a varie associazioni del Terzo Settore, nell'anno corrente hanno già dato assistenza a 51 persone, di cui 35 uomini e 16 donne. Le attività svolte vengono coordinate tramite il coinvolgimento del Prins, sportello all'interno di Asp i cui operatori (un educatore, un operatore sociale e un consulente giuridico) da gennaio a ottobre hanno ricevuto a colloquio 109 persone senza fissa dimora. Per queste persone sono state attivate anche le caselle di fermo posta e l'iscrizione anagrafica necessaria all'accesso ai servizi sociosanitari, oltre all'erogazione di abbonamenti autobus gratuiti.
Per rafforzare ulteriormente le risposte, nel 2024 l'amministrazione comunale, sempre attraverso Asp, ha aperto due appartamenti di cohousing - entrambi ospitano nuclei monogenitoriali per un totale di 10 persone attualmente in carico - mentre ulteriori due alloggi sono stati destinati alla coabitazione e ad oggi danno sistemazione a 5 adulti e 7 minori. Tali interventi hanno ampliato l'attività di cohousing che era stata sviluppata e potenziata negli anni passati.