Work on Work a Ferrara, inaugurata la fiera dedicata a formazione e lavoro
Oggi e domani l’evento in Fiera. Il sindaco Fabbri: «Vogliamo contribuire al cambiamento»
Ferrara Si è aperta questa mattina nei padiglioni fieristici di Ferrara la prima edizione di “Work on Work”, fiera nazionale di servizio al mondo del lavoro. Oltre 100 le aziende presenti oggi e domani (27-28 novembre), con 6 aree tematiche e più di 5.000 studenti universitari partecipanti. All’inaugurazione hanno partecipato il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Claudio Durigon, il presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Walter Rizzetto, il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, e il presidente di Ferrara Expo, Andrea Moretti. “Parlare di lavoro in questi luoghi è fondamentale, perché si trasferiscono nozioni e idee per intervenire sia attraverso le leggi, sia attraverso l’attività parlamentare. In questi anni, grazie all’azione del governo, siamo passati dal 55% di occupati del 2014 al 62% di occupati del settembre scorso. Vogliamo continuare a dare forza al sistema lavoro e a potenziare la contrattazione collettiva”, ha affermato Durigon. Il sindaco Fabbri ha detto: ““Work on Work” rappresenta un importante evento di incontro tra le esigenze dei lavoratori e quanto enti, imprese e aziende possono offrire. Fin da subito la fiera è stata accolta con grande attenzione dall’amministrazione comunale e supportata dal ministero del Lavoro. Questa fiera, la prima a livello nazionale dedicata al tema del lavoro, vede il Comune presente con un proprio stand e in una serie di incontri e approfondimenti: la volontà è quella di posizionarsi come guida del cambiamento e di contribuire a costruire un sistema di opportunità inclusivo, innovativo e orientato al futuro”. Rizzetto ha scelto la Fiera per annunciare la sua prossima proposta di legge relativa al libretto digitale del lavoro. “Può sembrare anacronistico ma oggi con le nuove tecnologie è necessario avere un libretto di lavoro digitale utile ad accorciare di molto le tempistiche, andando ad abbattere la burocrazia e certificando la formazione. Dobbiamo rendere la formazione obbligatoria”.