Salumeria Tartari a Bondeno, sulla piazza dal 1903
La bottega nata 121 anni fa custodisce tradizioni. I titolari: «Ci piace emozionare i nostri clienti e proporre dei prodotti originali»
Bondeno Entrando dalla porta del negozio si respira subito il profumo della tradizione, della cucina emiliana. È l’odore inconfondibile delle domeniche trascorse attorno al focolare domestico, per chi ha avuto la fortuna di vivere la propria gioventù in un’epoca meno avvolta dal consumismo, gustando il buon cibo con i tempi giusti, accanto agli amici. Tradizioni che si stanno perdendo, ma che la Salumeria, gestita da Maria Laura Tartari e dal marito Luca Merighi porta avanti fieramente, lungo una tradizione che ha ben 121 anni di storia. Correva, infatti, il 1903, quando questa bottega della qualità del cibo iniziò la sua attività, nella piccola frazione di San Biagio, immersa nella campagna bondenese. Oggi, quella stessa attività continua ad esistere in piazza Garibaldi, con lo stesso entusiasmo di allora ed ha deciso di condividere una parte dei suoi piccoli segreti nel corso di quattro mercoledì tematici. Il primo aveva come temi portanti la zucca e i funghi, prodotti autunnali d’eccellenza, ma molto resta da scoprire. «Siamo una bottega della tradizione legata a certi prodotti e materie prime, ma anche alla stagionalità: l’autunno è la stagione più importante – avverte Luca Merighi – di rinascita dal punto di vista gastronomico. Ci piace relazionarci con i clienti, seguirli, sottolineando le varie fasi e proponendo alcuni prodotti tipici: zucca, castagne, funghi, tartufi, ma anche i bolliti. In collaborazione con le cantine e proponendo abbinamenti con i vini, per tenere alta l’attenzione del gusto». I protagonisti delle prossime serate saranno formaggi di malga e castagne, poi il tartufo Deco (in collaborazione con l’associazione Al Ramiol) e un percorso sul tema “bolliti”.
Il sindaco Simone Saletti ricorda come «esistono eccellenze che spesso diamo per scontate per cui serve un punto di vista esterno, guidato da professionisti, per capire quanto valore restituiscono al nostro territorio. Un’attività come la Salumeria Tartari, che ha tanti anni alle spalle e utilizza i prodotti Deco, rappresenta una vetrina fondamentale». Sul discorso “bolliti”, la storia dell’attività di piazza Garibaldi si intreccia a quella del cavalier Tassi, dell’omonimo ristorante, meta negli anni ’50 di Mario Soldati nel corso dei suoi programmi televisivi sulla riscoperta del gusto. Proprio Tassi aveva un appostamento di caccia a San Biagio, che ha permesso l'incontro e lo scambio di valori culinari con la bottega, che prosegue ancora oggi la tradizione. «Si tratta di una nicchia di pubblico, alla quale siamo fieri di offrire un servizio, ridefinendo i valori. La vita qui da noi è più lenta e rispecchia il nostro paese, San Biagio: quando qualcuno viene da noi – dice in chiusura proprio Merighi –, cerchiamo di farlo entrare in questa dimensione. I miei clienti sono operatori del settore, degli studiosi».