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L’iniziativa

Corsi per la difesa personale: boom di adesioni per il krav maga a Dosso

Corsi per la difesa personale: boom di adesioni per il krav maga a Dosso

La storia di una donna che ha deciso di allenarsi temendo il ritorno in libertà del suo persecutore

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Dosso Andrea Bianchi, istruttore con oltre 13 anni di esperienza nella difesa personale, ha trasformato la sua passione per le arti marziali in una missione: aiutare le persone, in particolare le donne, a sentirsi più sicure e autonome. Attraverso il krav maga, un metodo pratico e immediato che combina tecniche di varie arti marziali, Bianchi ha coinvolto oltre 1.200 allievi, operando attualmente a Terre del Reno, nella palestra delle scuole primarie di Dosso. Le donne costituiscono una parte importante del pubblico di Bianchi, spesso motivate da esperienze difficili. Un caso emblematico è quello di una giovane donna iscritta al corso per affrontare la paura del ritorno in libertà del suo persecutore. Grazie all’allenamento ha acquisito fiducia in se stessa e ha trovato un nuovo equilibrio emotivo, come spiega Bianchi: «Questi percorsi aiutano le donne a riconquistare la propria autonomia e sicurezza».

Il metodo insegnato non è uno sport, né segue regole rigide; si tratta di tecniche di autodifesa mirate a garantire la sopravvivenza in situazioni di pericolo, come colpire punti sensibili che permettono anche a persone fisicamente meno forti di neutralizzare un aggressore.

Nel 2023, in collaborazione con il Comune di Terre del Reno, Bianchi ha organizzato un corso di autodifesa esclusivamente per donne. Il progetto fu un enorme successo, come spiega proprio Bianchi: «Articolato in 10 lezioni, ha registrato 45 partecipanti e altre 30 richieste rimaste in lista d’attesa per mancanza di spazio. Questo grande interesse dimostra quanto sia sentita la necessità di corsi di questo tipo».

Gli incontri hanno trattato tecniche specifiche per le esigenze femminili, accompagnate da momenti di riflessione e supporto psicologico. Non meno importante l’aspetto legale, infatti è stata coinvolta un’avvocatessa che ha spiegato le implicazioni dell’articolo 52 del Codice penale sulla legittima difesa, simulando casi reali per illustrare come comportarsi sia fisicamente sia dal punto di vista legale. Altro progetto di successo ha visto genitori e figli partecipare insieme a un minicorso di autodifesa, promuovendo un dialogo intergenerazionale sulla sicurezza personale: «Anche i più giovani possono trarre beneficio dalla disciplina, imparando a gestire situazioni di bullismo o disagio».

Bianchi sottolinea l’importanza di rendere l’autodifesa accessibile a tutti: «Sogniamo di introdurre un’ora di difesa personale nelle scuole, accanto all’educazione fisica. Sarebbe un passo avanti per costruire una società più sicura e consapevole». I corsi si tengono a Dosso il lunedì sera per gli adulti e il martedì per bambini da 6 a 13 anni.