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L’intervento

Intervallo in classe all’Iti di Ferrara, il dirigente: «Non è una punizione»

Stefano Ciervo
Intervallo in classe all’Iti di Ferrara, il dirigente: «Non è una punizione»

Il preside spiega la circolare temporanea che stabilisce di svolgere la ricreazione in aula

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Ferrara La circolare che impone l’intervallo in aula sotto l’occhio vigile dell’insegnante è finalizzata «a rassicurare gli studenti, riportando tranquillità nell’istituto, non a punirli», e per questo è temporanea, fino alle vacanze di Natale. I provvedimenti disciplinari «non sono mancati, ne abbiamo elevati diversi anche se ancora non nei confronti dei protagonisti dell’episodio più grave, il petardo in giardino, perché non abbiamo ancora completato l’identificazione». Il giorno dopo la diffusione da parte della Nuova del suo provvedimento, «altrove l’intervallo in aula è prassi», il preside dell’Iti, Francesco Borciani, tiene più che altro a spiegare le motivazioni e il contesto alla base dell’iniziativa. «Si era creata una cerca confusione e sedimentata una certa diffusa indifferenza per gesti anche piuttosto gravi, che venivano consumati da ragazzi confusi nell’anonimato del gruppo, poiché non tutti possono essere riconosciuti dal personale che magari sta assistendo: abbiamo oltre 1.100 iscritti» tiene a sottolineare il dirigente scolastico.

La circolare è arrivata dopo le segnalazioni di episodi di disturbo e anche bullismo a bordo degli autobus, ma anche all’interno della scuola, «stiamo anche cercando di far prendere coscienza a questi ragazzi della gravità di alcuni loro atti, come far scoppiare un petardo in un luogo chiuso tipo il corridoio di un autobus - continuano le spiegazioni di Borciani - Non mi risultano invece risse, neanche sfiorate, tra ragazzi per le nuove norme. Ho visto che qualche genitore ha criticato perché il provvedimento coinvolge tutti, e sappiamo bene che la grande maggioranza dei ragazzi è estraneo. Contiamo anche su loro per sottrarre consenso ai gesti dei più esagitati, che spesso si comportano così proprio perché ritengono di essere ammirati». Prime reazioni dei ragazzi alla prima giornata di applicazione della circolare? «Qualcuno mi ha fermato per chiedere spiegazioni, è stata chiesta un’assemblea d’istituto per parlarne, servirà una decina di giorni» fa presente Borciani. Quanto ai provvedimenti disciplinari, il dirigente intende rinsaldare il rapporto operativo con Centro servizi volontariato, «le attività che i ragazzi sospesi dall’insegnamento hanno cominciato a svolgere con i volontari hanno dato risultati sorprendenti, per come sono state accolte e portate avanti» è il suo riconoscimento.