Superbollette teleriscaldamento, «Hera multata ora risarcisca»
Rete Civica all’attacco. Anselmo: «Problema pure in Comune»
Ferrara «Rimborsi». «Risarcimenti». «Ristori». «Bonus». «Indennizzi». Ognuno li chiama a modo suo, ma la richiesta di comitati e utenti, rivolta a Hera, nella sostanza non cambia: restituisca quanto ha prelevato dalle tasche di singoli e famiglie attraverso le superbollette del teleriscaldamento (Tlr) recapitate nei mesi in cui il costo del gas schizzava alle stelle. Il punto di partenza, ora, è più avanzato di qualche tempo fa: è il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) che ha sanzionato con una multa di 2 milioni di euro l’atteggiamento con cui la multiutility ha realizzato superprofitti caricando sull’utenza il costo pieno del gas utilizzato per una quota minima (solo il 10%) nel sistema di erogazione del calore alla rete del Tlr, che collega al pozzo di Casaglia oltre 25mila famiglie ferraresi.
«Siamo soddisfatti che l’Agcm abbia accolto le nostre argomentazioni – commenta Massimo Buriani, direttore generale di Coop Castello, che ha aderito a Rete civica – Hera ha legato impropriamente, a Ferrara, le bollette del Tlr al costo del gas. È ciò che abbiamo sempre ripetuto alla Spa, al Comune, ad Arera e all’Agcm. La società ha salassato i clienti di un servizio rispettoso dell’ambiente e ha approfittato della sua posizione di potere nel mercato per accrescere i profitti. L’azienda dovrà rendere conto di queste scelte e risarcire». Non sarà un percorso facile: Hera, che ha 90 giorni di tempo per versare l’importo della sanzione (1.984.736 euro), ha già detto che impugnerà il provvedimento. Ma ha anche abbozzato una proposta di pacificazione, all’Agcm, per «far venire meno i presupposti per l’accertamento dell’infrazione» impegnandosi «ad attuare spontaneamente una serie di misure di carattere economico in favore degli utenti del Tlr di Ferrara, ulteriormente rafforzate rispetto a quelle oggetto degli impegni precedentemente presentati».
Quale valore economico potrebbe avere questo «nuovo impegno»? Il criterio con cui viene calcolata la sanzione (una quota del fatturato, indipendentemente dalla durata della condotta in questione) non sembra il più adatto per definire le somme eventualmente da restituire. «È un ragionamento che faremo come Rete Civica e probabilmente assieme alle associazioni dei consumatori – spiega Buriani, che è anche capogruppo Pd in Consiglio comunale – Ma Hera ha sempre respinto le nostre istanze, anche quando abbiamo chiesto, come Coop Castello, il rimborso di 160mila euro sui costi eccessivi versati per il Tlr (a stendere il dispositivo era stato l’avvocato Fabio Anselmo, ex candidato sindaco del centrosinistra, che ora dice della maggioranza di centrodestra: «Hanno qualche problema anche loro con l’Autorità», ndr). Si parte dal documento redatto dall’Agcm per arrivare ad una valutazione della somma da rimborsare se non ci sarà altro modo che ricorrere alle vie legali». Una class action? «Ipotesi su cui riflettere – risponde Buriani – Ma di questa vicenda parleremo presto in Consiglio».
Sia Buriani che Katia Furegatti, portavoce di Rete Civica, chiedono conto al Comune di essere stato troppo vicino «alle posizioni di Hera, addendum compresi» e sottolineano l’importanza della «mobilitazione dei cittadini». «Ringraziamo anche la stampa locale che ci ha sostenuto – prosegue Furegatti – Hera, come il Comune e l’assessore Balboni, ci trattavano come ignoranti e sprovveduti ma i nostri conti – fatti con l’aiuto di volontari competenti – erano quelli corretti. Hera dovrà risarcire gli utenti. E il Comune da che parte starà?». Stefano Palara, amministratore di condomini, è sintetico: «Bene la sanzione. Da Hera ci aspettiamo i rimborsi. Il conto? Se grazie all’Agcm sarà possibile avere trasparenza sulle formule usate da Hera per le tariffe quel valore si potrà calcolare».