La Nuova Ferrara

Cento Venerdì i volontari dell’associazione centese Valentina Odv si recheranno nel reparto di pediatria dell’ospedale di Cona, incluso quello di oncologia, per regalare un sorriso ai bambini ricoverati e alle loro famiglie. Per il secondo Natale consecutivo infatti, l’associazione, nata in memoria di Valentina Frabetti, si fa portavoce di un messaggio di solidarietà e vicinanza, portando calore in un momento dell’anno tanto delicato quanto prezioso. Valentina, scomparsa nel 2022 a causa di una grave malattia, ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi l’ha conosciuta. Per onorarne la memoria, sua sorella Jessica ha fondato l’associazione a marzo 2023, trasformando il dolore in un’opportunità per fare del bene.

«Siamo ancora una realtà molto piccola – racconta Jessica – ma questo è il secondo Natale che passiamo accanto ai bambini ricoverati, portando loro regali, sorrisi e un momento di gioia che possa abbracciare anche le famiglie in questo periodo di festività». Grazie all’impegno di cinque volontari, i doni che verranno distribuiti sono il risultato di un lavoro manuale appassionato e delle iniziative benefiche organizzate durante tutto l’anno dall’associazione con sede a Cento. «Grazie alle raccolte fondi e alle generose donazioni di tutte le persone che ci sostengono, siamo riusciti a preparare i regali non solo per il reparto di oncologia, bensì per tutta la pediatria». All’interno di ciascuna calza sono stati inseriti tre peluche e delle caramelle, con una Barbie per le bambine e una macchinina per i bambini. A questi si aggiungono i set Lego, peluche di grandi dimensioni e pupazzetti dei cartoni animati più famosi. Un pensiero speciale è stato riservato anche alle famiglie. «Abbiamo realizzato delle palle natalizie con all’interno dei cioccolatini, ricordando il fatto che anche i genitori affrontano quotidianamente difficoltà e sacrifici accanto ai loro figli, elemento che troppo spesso viene tralasciato».

L’attività dell’Associazione Valentina Odv è un esempio concreto di come, anche nel dolore, si possa costruire qualcosa di luminoso. «Personalmente – ricorda Jessica – ho passato tre Natali in ospedale con mia sorella. Ci si dimentica spesso di chi non può trascorrere le festività con i propri cari. Conosciamo il valore del Natale e cerchiamo di portarla a chi è costretto a viverlo in ospedale».