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Copparo, degrado in via Verdi e nelle cantine spuntano due bare

Davide Bonesi
Copparo, degrado in via Verdi e nelle cantine spuntano due bare

Muffa e disagi. Incontro fra residenti e direttore Acer

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Copparo A muoversi è stato per primo Giuliano Giuliani, ex consigliere comunale e rappresentante di Italia dei valori che lì ci vive. In suo soccorso è arrivata la consigliera comunale di maggioranza Monia Rubi, che ha chiesto e ottenuto un incontro con Diego Carrara, direttore di Acer. Nel mirino la situazione presente in via Verdi a Copparo, negli immobili ristrutturati una trentina di anni fa dove da tempo vengono segnalati problemi. «Questo contesto era nato proprio per venire incontro alle esigenze dei disabili come me e degli anziani, ma ora è abbandonato a se stessi. Siamo tutti arrabbiati, da due anni vengono promessi lavori di ristrutturazione, perché ci sono infiltrazioni d’acqua interne e strutturali, muffa negli appartamenti e nelle aree comuni, poi nell’area cortiliva la pavimentazione è sconnessa, tanto che alcuni giorni fa sono caduto dalla carrozzina». Prima dell’estate i tecnici Acer sono intervenuti, per vedere la situazione e spiegare il tipo di interventi che si dovevano fare, con la promessa di iniziare a ottobre. Ecco perché poco prima di Natale è partita la protesta: «Nel complesso ci sono persone sempre più anziane, io che Giuliano Giuliani io che sono disabile, persone che deambulano male».
«Ho verificato di persona e confermo che c’è un degrado spaventoso - aggiunge la consigliera Rubi -. In questi casi chiedo sempre chi farebbe vivere un proprio famigliare in un luogo del genere. La situazione negli ultimi mesi si è aggravata, le parti comuni sono malridotte, i muri sono incrostati dalla muffa, entra acqua dalle finestre e le cantine non vengono usate a causa della puzza, tanto che è impossibile andarvi e vengono tenute le finestre aperte nei corridoi per far uscire la puzza, ma poi ci si congela dal freddo, oltre a dar modo a persone di entrarvi, infatti sono state trovate tracce della presenza di persone, entrate probabilmente di notte. Ma devo ringraziare il direttore Carrara per essere venuto e per aver annunciato l’inizio dei lavori in gennaio. Speriamo di risolvere il problema nel minor tempo possibile».
Curiosità: nelle cantine durante l’ispezione di alcuni giorni fa sono state trovate perfino due bare, anche se nessuno ne conosceva l’origine. «Siamo a conoscenza della situazione - conferma Carrara -, quattro mesi fa è stato effettuato un controllo con i droni, perché sono stati rilevati i problemi di muffa nel tetto, in parte causati da una palazzina decadente che si trova sul retro, ma da mesi chiediamo un parere alle Belle arti, che al momento ci impediscono di buttarla giù. L’edificio era datato quando fu ristrutturato per anziani e disabili, passano gli anni ed è ovvio ci siano dei problemi, ma nei limiti del possibile siamo sempre intervenuti. Ho spiegato che servirebbe una somma di 100mila euro, ma a disposizione ne abbiamo 40. A gennaio si parte con i lavori che contiamo di finire entro la primavera».
Davide Bonesi
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