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Quartesana, isola felice ma senza bus urbani

Andrea Mainardi
Quartesana, isola felice ma senza bus urbani

Gli abitanti apprezzano i servizi tra cui il nuovo nido in arrivo: «Però i collegamenti con la città non sono certo ottimali»

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Quartesana. Un piccolo porto sicuro con una campagna costellata di ville. Così si potrebbe definire la frazione di mille abitanti che diede i natali al controverso gerarca fascista Italo Balbo, le cui fotografie fanno ancora bella mostra nel bar centrale del paese. La natura circostante ed una quantità di servizi ancora accettabile, senza dimenticare la stazione ferroviaria, rendono Quartesana una frazione apprezzata dai residenti. I primi a tracciare un primo quadro di Quartesana sono Ugo Vaccari e Maurizio Beltrami.
Per il primo «Si vive bene, è un paese tranquillo anche se sui servizi si potrebbe migliorare dato che c’è il minimo indispensabile». Anche per il secondo «Si vive in tranquillità, per noi anziani l’importante è la salute dopo tutto. Col tempo qualche servizio è venuto meno come ad esempio la banca». Dall’alto della sua esperienza anche Giaccomino Bellini racconta: «Qui c’è tutto e stanno facendo anche l’asilo nuovo anche se qualcuno non lo voleva, mettendosi contro solamente per mere ragioni politiche. Sono quarant’anni qui e non sono mai stato bene come a Quartesana. Anche a livello di sicurezza non ci sono giri strani e c’è una bella comunità dove si sta tutti assieme». Irene Jiang invece lavora al Bar Centrale: «Qui si vive benissimo e si lavora anche bene, i clienti sono buonissimi ed i nonni sono tutti molto simpatici».
Pur non essendo nativa del posto, Sabrina Farolfi apprezza Quartesana: «Sono qui da nove anni e la comunità mi ha accolto bene. Ci sono tutti i servizi principali, si sta bene e penso che non sarei così comoda anche a Ferrara. Adesso aprono anche l’asilo, forse però mancano un po’ di spazi per fare laboratori comuni o un po’ di ginnastica dato che c’è a disposizione solo il teatro della chiesa. C’è anche tanta natura ed è meraviglioso avendo anche un cane».Discorso simile anche per Giovanna Benetti: «Si sta bene, è un paese molto vivibile e con diverse attività per cui non è indispensabile spostarsi verso la città. C’è la posta, il parrucchiere e il bar. Non siamo da molto qui ma abbiamo già conosciuto il parroco che ci ha coinvolto nelle attività della parrocchia come la sagra».
La fiorista Marika Quarella è un pilastro della comunità: «Come sicurezza siamo abbastanza tranquilli per adesso ed anche l’attività va bene anche se ci manca la banca. C’è anche il parroco che fa un gran lavoro come aggregazione soprattutto per i ragazzi più giovani, speriamo ce lo lascino». La signora Giannina Michieletti racconta invece dei propri disagi: «Abito sulla via Baiesa dove c’è un grosso problema di buche nella strada. Vengono sempre fatti dei lavori fino al cimitero ma non proseguono mai oltre. Più volte ho contattato le autorità ma senza successo, mi incavolo perché pago le tasse come tutti . C’era anche una parte della strada che tendeva a franare ed anche i Vigili mi hanno dato ragione».
Mancano forse un po’ di attività come spiega Lia Tieghi: «Si sta piuttosto bene, ci sono i servizi essenziali più che altro per gli anziani ma per chi vorrebbe fare qualcosa di più c’è solo la parrocchia. Almeno c’è una palestrina e fanno anche un po’ di ginnastica nel teatro. A casa mia già tre volte sono entrati i ladri, anche di recente nel periodo delle rapine nella zona di Aguscello. Ci vorrebbe una ciclabile perchè la via Comacchio e' stretta e pericolosa e scoraggia l'uso della bicicletta». Novantasei anni portati magnificamente, la Giordana Trevisani ha visto Quartesana entrare nell’epoca moderna: «Io sono del 28’ ed abito qui da quando ancora non c’era l’elettricità. Io qui sto bene, ho sempre lavorato in campagna e c’era più occupazione una volta». Pareri positivi anche da Gerardo Bevilacqua: «Qui di buono ci sono tante cose dato che la frazione è servita ed è in un ottimo contesto ambientale, stanno anche costruendo un asilo nido. C’è praticamente tutto tranne la banca». Infine parla Antonella Soavi, punto di riferimento della frazione nel negozio di alimentari: «E’ una vita tranquilla pur non essendoci nulla di eclatante. Da trent’anni lavoro qui ed anche a livello di attività non possiamo lamentarci».