Cento, lanciata la nuova gara per il Teatro Borgatti
Secondo appalto dopo quello abortito in precedenza. I lavori potrebbero iniziare entro la fine della prossima estate
Cento Il Comune aveva annunciato che sarebbe arrivato entro Natale il fischio d’inizio della nuova gara d’appalto per riprendere (o per meglio dire iniziare, data l’esiguità di quanto realizzato nel corso della precedente fase, poi abortita) i lavori post terremoto al Teatro Borgatti. La scadenza è stata tutto sommato rispettata: ieri è stata pubblicata all’albo pretorio la determina a contrarre, firmata dalla dirigente del settore Lavori pubblici, l’architetto Beatrice Contri.
Tramite procedura aperta telematica, l’intervento sarà affidato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Il valore massimo stimato dell’appalto è pari a 4.764.925,21 euro; importo a base d’asta 3.615.823,27 euro, che comprende i costi stimati per la manodopera di 1.393.377,72 euro, che non sono soggetti a ribasso; ammontano invece a 187.522,52 euro gli oneri per la sicurezza, anche questi esclusi dal ribasso.
La durata del cantiere di ripristino con miglioramento sismico è stata determinata in 552 giorni naturali dalla data di consegna dei lavori, che potrebbero iniziare entro la fine della prossima estate, se l’iter burocratico e amministrativo di affidamento venisse rispettato senza intoppi. Le offerte da parte delle aziende interessate, che possono partecipare alla gara d’appalto in forma singola oppure associata, dovranno pervenire alla stazione appaltante entro le ore 9.30 di lunedì 24 febbraio 2025. L’intervento di restauro è finanziato in parte con fondi del Commissario straordinario alla ricostruzione post terremoto e in parte tramite fondi propri dell’amministrazione comunale di Cento.
Si riparte quindi, con l’obiettivo di rimettere in moto un cantiere lungamente atteso dalla città che non vede l’ora di riappropriarsi, a quasi tredici anni dal terremoto, dello spazio culturale di corso Guercino, dopo che poco più di un anno fa è stata riaperta la Pinacoteca civica. E soprattutto dopo la falsa partenza, diciamo così, del cantiere che originariamente venne affidato all’azienda parmense Ediltor (poi subappaltato alla centese Ahrcos). Dopo le fasi iniziali, la ditta iniziò a manifestare difficoltà e problemi, tanto da accumulare ritardi. Il Comune accusò il soggetto appaltatore di inadempienze gestionali, una serie di contestazioni (a cui replicò l’impresa, innescando un contenzioso legale) che sfociarono nella scelta dell’amministrazione di stracciare il contratto.