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La scoperta

Comacchio, gioca tutti i soldi dei soci e scappa: debito da 2 milioni di euro

Annarita Bova
Comacchio, gioca tutti i soldi dei soci e scappa: debito da 2 milioni di euro

Il presidente di una cooperativa “confessa” via mail prima di sparire

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Comacchio «Chiedo scusa a tutti i soci per quello che è successo. Ho lasciato tanti problemi ed ho buttato tanti anni di dedizione ed impegno nel lavoro che ho cercato di svolgere al meglio delle mie capacità. Non può essere una scusa ma purtroppo questa malattia del gioco mi ha portato alla depressione, mi ha fatto perdere la testa commettendo errori che mi hanno costretto ad abbandonare il mio lavoro e tutte le persone a cui voglio bene».

Con questa lettera arrivata via mail ai soci di un grossa cooperativa di molluschicoltori, il presidente ha dato le dimissioni, dopo essere sparito nei giorni scorsi lasciando un buco che pare sfiorare i due milioni di euro. Ai soci, che in questi mesi avevano già avuto forti sospetti sulla gestione dei conti, si è gelato il sangue anche perché, al momento, dell’ex presidente non c’è traccia e pare sia andato all’estero con la compagna. In un momento tragico per il settore, con il granchio blu che ha spazzato via il lavoro di una vita, il Natale per decine di famiglie è diventato ancora più nero. “Non riesco più ad andare avanti quindi ho deciso di informarvi della situazione e di affidarmi alla giustizia facendo denuncia dei miei malfatti ai carabinieri”, si legge ancora nella lettera, ma al momento pare che l’uomo non sia rintracciabile.

Ma come ha fatto a rubare i soldi? Il meccanismo è complesso. La cooperativa in questione lavora nel mercato delle cozze e in questo settore i pagamenti hanno tempi molto lunghi. A quanto pare i clienti versavano quanto dovuto, ma le quote non venivano distribuite, giocando appunto sulle lunghe attese. Al momento nulla è chiaro e già da oggi inizieranno le prime riunioni per capire in che direzione muoversi. Intanto in banchina come nelle Valli lo sgomento è tanto. La famiglia dell’uomo è infatti molto conosciuta e stimata, operando nel settore da anni. L’ex presidente nella sua lunga lettera chiede scusa, spiegando che si è venuto a trovare in una situazione disastrosa a causa della sue dipendenza dal gioco d’azzardo, ammettendo di aver utilizzato denaro della cooperativa: «Mi sono ritrovato solo ad affrontare un problema più grande di me, nessuno conosce la situazione e sa quello che ho fatto. Non ho avuto il coraggio di confidarmi con nessuno. Ammetto la mia personale responsabilità per la situazione debitoria in cui si trova la cooperativa e mi dispiace tantissimo».

«Una doccia fredda - i commenti a caldo di amici e soci -. Le forze dell’ordine faranno le loro indagini, ma intanto noi restiamo senza soldi. Per settimane ci ha detto “adesso arrivano”, per poi lasciarci a secco. Non abbiamo capito bene nemmeno noi quale impianto abbia potuto mettere insieme, come tutto ciò sia stato possibile. Ma ne verremo a capo». E infine, «a lui diciamo che una mail non basta. Deve metterci la faccia, venire a parlarci, invece di sparire chissà dove, lasciando anche la sua famiglia in difficoltà». «La ludopatia è terribile – vanno avanti –. Negli anni ne abbiamo viste tante di situazioni simili. Ma scappare serve a nulla e certamente non aiuta a guarire».