Ferrara, addio a Massimo Pierpaoli: «Politico e medico di cuore»
Si è spento prima di San Silvestro dopo una lunga malattia: aveva 73 anni ed è stato tra i fondatori di Forza Italia
Ferrara Si è spento prima di San Silvestro, a Cona, dopo una lunga malattia, che l’aveva minato nel fisico e costretto al ricovero in clinica. Massimo Pierpaoli aveva 73 anni e la notizia ha alimentato un tam tam nel mondo della politica e della sanità, i due che aveva frequentato per tutta la vita, presto è diventato incessante. Pierpaoli è stato infatti, al contempo, una delle figure di maggior rilievo del centro destra dalla fondazione di Forza Italia, negli anni Novanta, e tra i pionieri delle medicine di gruppo, da medico di famiglia qual è stato finché il fisico e la mente lo hanno sorretto. «È stato soprattutto un uomo e un medico buono, come ce n’erano una volta» lo ricorda Pier Francesco Perazzolo, suo paziente e co-fondatore con lui del primo club azzurro della provincia.
Anche chi, come appunto l’ex segretario forzista, ha condiviso con lui gran parte della carriera politica, mette in evidenza anzitutto l’anima di medico: «Mi doveva fare una puntura, e io ero piuttosto timoroso: è finita che mi ha ricorso per la stanza con la siringa in mano, ma è riuscito a convincermi. Lui era così - racconta Perazzolo - una persona piena di slancio, entusiasmo e capacità umane: un medico come adesso si fatica a trovarne. Lascia un grande vuoto in tutti noi». Pure Francesco Levato, a sua volta medico curante di Pierpaoli negli ultimi difficili anni, e consigliere comunale di Forza Italia, preferisce ricordarlo anzitutto «come medico di famiglia: fu tra i primi a credere nelle medicine di gruppo, fondando assieme ad altri quella di Pontelagoscuro: sarebbe bello se la struttura gli fosse intitolata. Era sempre molto disponibile con i pazienti, a tanti resterà in mente per questo. Poi, certo, è stato tra i prima ad aderire a Forza Italia, ricevendo sempre la stima di tutti».
La carriera politica di Pierpaoli aveva in realtà cambiato rotta nell’ultimo decennio, dopo che i due precedenti erano stati sempre in prima linea con gli azzurri: più volte consigliere comunale e con importanti incarichi di partito. «Me lo ricordo da giovane militante e amministratore a Sant’Agostino, per la nostra generazione che muoveva i primi passi lui era un punto di riferimento nel partito - racconta Fabrizio Toselli, attuale segretario provinciale di Forza Italia - Anche quando ha fatto scelte diverse la mia stima è rimasta sempre immutata: voleva bene alla città, la sua scomparsa è una perdita per tutti». Per Paola Peruffo, ex collega consigliera passata di recente a FdI, «incarnava i valori classici di Forza Italia: famiglia, impenditoria, attenzione verso gli altri, moderazione». Dopo alcune battaglie perse nel partito, e la nascita del Popolo delle libertà, decise l’uscita, accostandosi ai civici di Gol, guidati da Francesco Rendine, che sui social l’ha ricordato con una foto e un auspicio: «Auspico, assieme a chi gli voleva bene, che possa trovare in cielo quella pace che non ha avuto su questa terra», con riferimento anche alle travagliate vicende familiari. Qualche anno fa si era a sua volta accostato a Fratelli d’Italia. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni in forma strettamente privata, per scelta dei familiari che lo hanno assistito fino all’ultimo momento.