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Ferrara, i sindacati sulle aggressioni sui mezzi pubblici: «Gli addetti sono da tutelare»

Ferrara, i sindacati sulle aggressioni sui mezzi pubblici: «Gli addetti sono da tutelare»<br type="_moz" />

Sale la preoccupazione dopo le botte al controllore di un bus in viale Cavour

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Ferrara Un maggiore impegno da parte delle istituzioni. È questa la richiesta corale da parte dei sindacati autoferrotranvieri a seguito dell’ennesima aggressione avvenuta l’altro pomeriggio a Ferrara durante un normale controllo sui titoli di viaggio su un autobus di linea. L’episodio è avvenuto alla fermata “ex Standa” di viale Cavour, zona giardini, in un punto che da settimane risulta essere particolarmente “caldo”, molto distante dalla tranquillità che anche in centro storico sembra essere solo un lontano ricordo.

«La vedo grigia su come trovare una soluzione ad un problema che sembra essere sempre più grosso e sul quale come sindacato chiediamo un forte impegno da parte delle istituzioni», afferma Massimiliano Vicentini, segretario della Fit-Cisl. «Se queste persone non vengono identificate e condannate, anche altri si sentiranno legittimati a compiere aggressioni perché sanno che rimarranno impuniti», conclude Vicentini, auspicando la collaborazione anche da parte di Tper.

Sono affermazioni in linea con quanto dichiarato da Angelo Centonze di Faisa-Cisal e al quale si sono allineati anche Sandro Scodeggio di Filt-Cgil e Pietro Spanò di UilTrasporti: «Siamo di fronte all’ennesima aggressione al nostro personale, non è più possibile che chi svolge il proprio lavoro debba subire questo e chiediamo da sempre a gran voce un incontro con le istituzioni del territorio per affrontare questo grave problema».

Aggressioni alle quali sono quotidianamente soggetti anche gli autisti dei mezzi pubblici e i capitreno. Per questo motivo i sindacati chiedono «che il personale di questo comparto sia equiparato a livello di tutele a quello sanitario, perché come loro anche noi non possiamo subire continue aggressioni nello svolgimento del nostro lavoro».

Per favorire la ricostruzione di questi episodi l’azienda di trasporto locale, Tper, da alcuni anni ha installato a bordo di ogni autobus un sistema di videosorveglianza interno ed esterno, accessibile alle forze dell’ordine e nel rispetto delle normative sulla privacy. l

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