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Silent Book Club a Ferrara, leggere insieme ma in silenzio

Veronica Capucci
Silent Book Club a Ferrara, leggere insieme ma in silenzio

L’iniziativa al consorzio Wunderkammer. I partecipanti: “Tutto molto più rilassato”

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Ferrara Un momento da dedicare solo alla lettura, in totale silenzio, disconnessi anche dal telefono che viene lasciato dai lettori all’ingresso. È il fenomeno letterario nato negli Stati Uniti nel 2012 su iniziativa di due amiche, Guinevere De la Mare e Laura Gluhanich, che si sono chieste se era possibile organizzare momenti di lettura silenziosa ma insieme ad altre persone, senza l’obbligo di condividere la lettura al termine. Una possibilità anche per gli introversi, per coloro che non amano esporsi. Nel giro di pochi anni il Silent Book Club si è espanso a livello mondiale, diventando un vero e proprio fenomeno letterario, anche grazie alla facilità con cui è possibile realizzarlo. Anche a Ferrara è nato il primo Silent Book Club, grazie all’iniziativa dell’associazione culturale Resina, in particolare di Angelica Bollettinari e Selenia Ileana Fabbri, le due organizzatrici. Da ottobre ad oggi, nella sala del consorzio Wunderkammer, sono già stati realizzati due appuntamenti e l’idea è di farlo diventare a cadenza mensile dall’ultimo fine settimana di gennaio. «Dal 2017 organizziamo residenze per artiste e artisti, invitiamo attivisti e ricercatori a passare un periodo di ricerca a Ferrara, da un mese a due settimane a seconda degli interessi delle persone. Abbiamo realizzato progetti di residenza dal 2017 per 17 persone. Poi il secondo filone è il programma di attività aperto al pubblico, legato all’educazione, all’apprendimento condiviso; abbiamo laboratori, scambi di lettura condivisa, cene performative, camminate, eventi collegati sia alla scoperta del territorio che a una condivisione di conoscenze», spiega Angelica Bollettinari.

«Negli anni i libri sono stati al centro della ricerca delle Residenze, abbiamo abbracciato volentieri questa pratica che in maniera sorprendente è piaciuta tanto ai nostri utenti, amici, e proponiamo anche noi letture dalla nostra piccola biblioteca. Lettura non solo di testi di narrativa ma che abbracciano argomenti diversi come i nuovi femminismi o l’ecologia, tema a noi molto caro», continua Selenia Ileana Fabbri. «Molte cose che facciamo sono legate alla lentezza, al fare meno, quindi questo format ci piaceva perché l’idea è quella di dedicare alla lettura offline, di scollegarsi dalla freneticità e stare solo con le persone che condividono la lettura. C’è un momento iniziale in cui si chiacchiera un po’, si prende posto, poi c’è un’ora di lettura in silenzio, e abbiamo aggiunto una parte finale libera in cui chi vuole condivide la lettura, si chiacchiera e si mette in centro, proprio per creare comunità e gruppo. Portiamo sempre libri della biblioteca di Resina, poi offriamo tè, biscotti, si possono togliere le scarpe, si crea sempre un ambiente accogliente. L’idea è creare un nuovo gruppo in questo spazio di cui Resina fa parte in molto attivo dalla primavera 2024 del consorzio Wunderkammer che secondo noi si presta molto bene; speriamo di coinvolgere altre persone e creare comunità in questo luogo», continuano le curatrici. Rispetto ai gruppi di lettura tradizionali, nei Silent Book Club non c’è un coordinamento ma un’autogestione, si arriva con il libro e si legge ciò che si desidera, senza l’obbligo di relazionare alla fine correndo il rischio di perdere il piacere della lettura. «Così è tutto molto più rilassato, accessibile a tutte e tutti, non c’è da prepararsi, si può venire senza l’affanno di terminare o non avere terminato un libro», spiegano Ileana e Angelica. Il feedback per ora è positivo, «si sta creando un gruppo di persone che ci dimostrano che è un momento apprezzato, abbiamo visto persone che sono tornate». Appuntamento dunque all’ultimo fine settima di gennaio.