Ferrara, chiesa di San Luca indebitata: il prete chiede aiuto ai fedeli
Bollette insolute, Imu, vino e lumini per la messa mai pagati
Ferrara Mandare avanti una chiesa è più complicato di quanto possa sembrare. Ci sono conti da far quadrare, spese a cui provvedere e non sempre i bilanci sono in regola. Lavori di ristrutturazione, riscaldamento, bollette e mutui vari rischiano di mettere seriamente a repentaglio gli equilibri finanziari di una Parrocchia, costretta a raschiare il fondo del barile per non indebitarsi. A volte non basta neppure il buon cuore dei propri fedeli e anche le offerte rischiano di essere insufficiente per arrivare a fine mesi con il libretto dei conti ordinato. E quando i debiti riguardano anche il vino per la messa allora le circostanze sono più gravi del previsto. Uno scenario in cui si rivedono molte realtà, non ultima quella di San Luca Evangelista a Ferrara, in via Giuseppe Fabbri, che pare proprio riversare in una preoccupante situazione finanziaria. Così allarmante che il sacerdote ha dovuto chiedere un aiuto economico ai suoi parrocchiani. L’ha fatto con una postilla nel foglio dove sono presenti il brano biblico e il relativo commento. È in fondo alla pagina che don Alessandro Battistini, con spirito carico di purezza e un pizzico di disagio, ha scritto: «Mi imbarazza, essendo appena arrivato, chiedere un aiuto economico per fare fronte a tutti i debiti incontrati i parrocchia». Con ogni probabilità, il parroco, giunto a maggio a San Luca Evangelista, ha fatto tutte le verifiche del caso e alla fine ha riscontrato che la Parrocchia si trova in uno stato di indebitamento più grave del previsto, tanto che si è sentito costretto a chiedere aiuto ai fedeli. Passività che non si sono mai risolte durante gli anni, anzi hanno finito per accumularsi senza fine: tra i debiti si parla infatti anche di tasse Imu dall’anno 2017.
In ordine, don Alessandro elenca quindi i deficit incontrati: «Bollette insolute di gas, luce e acqua; due mutui mensili da pagare; lavori straordinari a favore della chiesa e della canonica; rifornimenti di cereria dal 2019 al novembre del 2024 mai pagati (lumini, cera liquida, vino per la Messa); tasse Imu degli anni: metà 2017, 2018, 2019, 2020; spese di riscaldamento della chiesa e della canonica». Insomma, un bel problema per il neo arrivato parroco che fin da subito si è speso per raddrizzare la situazione finanziaria di San Luca Evangelista. Non trovando alcuna soluzione, l’ultima strada è stata quella della richiesta ai parrocchiani: un’offerta, un aiuto economico, affinché la Chiesa possa risolvere le difficoltà monetarie accumulate nel corso degli anni. «Per chi volesse contribuire alla soluzione di questi notevoli problemi – scrive don Alessandro Battistini – indico il conto corrente bancario presso Bper, intestato alla Parrocchia San Luca Evangelista Iban IT02G0538713003000003576248. Oppure offerte che possono essere consegnate personalmente al parroco. Grazie mille per la vostra sensibilità e generosità». Da chiarire a quanto ammonta il debito a San Luca, considerando che si va dalle bollette insolute ai rifornimenti di cereria di cinque anni, dalle spese per il riscaldamento alle tasse Imu, e se le sole offerte dei parrocchiani basteranno a saldare i numerosi debiti incontrati nel corso degli anni e diventati via via sempre più soffocanti.