Morto al supermercato, a Voghenza l’addio al 37enne
Michele Bottoni aveva fondato il marchio Avéva. Il 31 dicembre è stato colto da malore all’Iper Tosano
Voghenza Michele Bottoni aveva tante idee, tanto che alcuni anni fa raccontava al nostro quotidiano l’impresa Avéva da lui creata. Ora non abitava più qui, ma per le feste era tornato per trovare i familiari, ma è morto all’improvviso all’Iper Tosano. È lui, infatti, il 37enne che il 31 dicembre è stato stroncato da un arresto cardiocircolatorio, che l’ha colto improvvisamente mentre stava facendo la spesa al supermercato. Il dramma si è consumato poco dopo le ore 11, quando Bottoni si stava dirigendo alla cassa per pagare. È proprio allora che si è sentito male e si è accasciato a terra. Il personale del Tosano ha prontamente attivato le procedure previste per l’arresto cardiaco, usando anche il defibrillatore presente nel punto vendita. All’arrivo dell’ambulanza e dell’automedica il personale ha continuato le manovre per oltre trenta minuti, ma ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano e l’uomo è deceduto; un malore fulminante che gli è costato la vita nell’ultimo giorno dell’anno. L’area in corrispondenza delle casse all’interno del supermercato è stata delimitata e oscurata con appositi teli al fine di consentire le operazioni di recupero della salma.
Bottoni lascia la mamma, il papà, il fratello, la cognata, Francesca, gli altri parenti e quanti lo conoscevano. Bottoni, dopo aver lavorato nel settore automobilistico, e in particolare in ambito supercar (Pagani Automobili), aveva scelto di lanciarsi in una nuova avventura: l’artigianato. Con Avéva, nuova filiera con sede a Voghenza, Bottoni non voleva “limitarsi” a bracciali e gioielli, il suo obiettivo era infatti quello di abbracciare anche altri settori del design e della moda come, per esempio, le cover per cellulari e altri oggetti particolari che potrebbero ben inserirsi nel mondo del lusso. «Creiamo accessori di moda in titanio, fibra di carbonio e cuoio; gioielli dalle linee futuristiche che richiamino lo stile delle supercar e il concetto della velocità. Nel logo che accompagna il marchio - ci diceva Bottoni in una intervista nel marzo 2017 - compare un atomo a tre cuori: anche la materia più innovativa deve conservare sempre una fibra artigianale, carica di passione». Bottoni sarà salutato l’ultima volta domattina, partendo con il corteo dal Sant’Anna di Cona per la chiesa parrocchiale di Voghenza, dove alle 10 sarà celebrata la santa messa, poi la tumulazione nel cimitero di Voghiera. I familiari ringraziano quanti parteciperanno.