Ferrara, ragazzo spogliato e rapinato: in carcere il leader della banda
Il 22enne ha reclutato altri due minori tra cui il fratello di 16 anni
Ferrara Sono tre i giovani ritenuti responsabili della rapina aggravata ai danni di un ragazzo ancora minore, che lo scorso novembre venne costretto a spogliarsi per consegnare loro costosi abiti di marca.
Dopo i due coetanei di 15 e 16 anni raggiunti da ordinanza di custodia cautelare, e posti rispettivamente in una comunità e in carcere, è stato reso noto ora l’arresto di quello che è ritenuto il leader del gruppetto, un ventiduenne con a carico altri procedimenti penali, sempre per rapina, e fratello del sedicenne finito a sua volta in cella. Al termine delle indagini svolte dalla Squadra mobile e coordinate dalla Procura, il Gip ha emesso dunque in tutto tre ordinanze di custodia cautelare, di cui la polizia di Stato ha già dato esecuzione.
Gli inquirenti hanno acquisito importanti elementi di accusa contro i tre indagati e acceso un faro sul fenomeno delle baby gang. Nel caso specifico, è convinzione di Mobile e procura che il ventiduenne coinvolgesse ragazzini più giovani nel mettere a punto atti criminosi, e sono in corso indagini per verificare altri episodi simili. Quello che ha portato a emettere le ordinanze di custodia cautelare a carico dei tre indagati, tutti italiani, risale appunto a novembre, nella zona dell’ipercoop il Castello.
La vittima venne avvicinata con un pretesto, condotta in un luogo lontano da sguardi indiscreti e, con l’uso della minaccia e sfruttando il vantaggio numerico, costretta a togliersi le scarpe e a sfilarsi gli indumenti - tutti capi di marca - e a consegnarli ai rapinatori, che avevano poi fatto perdere le loro tracce lasciano il ragazzino sotto choc e seminudo.
Dopo la denuncia erano partite le indagini, svolte ad ampio raggio dagli ispettori della Mobile tra i vari gruppi di ragazzi che si ritrovano nelle zone frequentate di solito dagli adolescenti. Da qui è stato possibile restringere i sospetti sui tre indagati, e il quadro indiziario è stato poi rafforzato dalle immagini girate dalle telecamere di sicurezza e dalle testimonianze dirette.
In questo modo il cerchio si è stretto attorno ai due fratelli di 22 e 16 anni e al loro complice appena quindicenne, che ora devono rispondere del reato di rapina aggravata in concorso. Per il leader del gruppo i guai potrebbero non limitarsi a questo episodio: su di lui sono aperti in procura altri fascicoli e sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi. La Questura del resto tiene a sottolineare che «resta sempre altissima l’attenzione della Polizia di Stato sul fenomeno che vede coinvolti giovani del territorio ferrarese, siano essi vittime o fautori di reati, in modo che tali episodi rimangano circoscritti e non sfocino in vere e proprie “baby gang” dedite ad attività criminose».
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