Ferrara, via Scalambra tra degrado e flebili speranze
I residenti: «Resta grande il viavai di senzatetto negli edifici abbandonati». L’illuminazione ora funziona ma «serve relativamente, come le recinzioni»
Ferrara Rimpianti di ciò che il quartiere sarebbe potuto essere ma non è. Sono un po’ queste le sensazioni che sembrano irradiare il condominio “vivo” di via Scalambra che fa da contrasto con le scatole vuote, ma nemmeno troppo, che sono gli edifici della limitrofa via Maffi. Questa situazione di degrado, da anni denunciata dai residenti è castrante per una zona che avrebbe sicuramente del potenziale data la vicinanza della stazione ma che viene ancora trascurata. Tutto a causa degli edifici residenziali lasciati incompleti i quali ospitano senzatetto ed altri soggetti ai margini della società, con tutti il degrado che ne consegue.
Qualcosa si muove? I residenti dei condomini di via Scalambra sono sempre più arrabbiati e rassegnati, anche se dai “rumors” qualche movimento pare esserci. L’edificazione del Famila nella vicina via del Lavoro e l’attivazione dell’illuminazione in via Maffi sembrano essere timidi segnali di speranza dopo anni di degrado. La sensazione è confermata da alcuni residenti: «Dopo le ripetute segnalazioni hanno riaperto il passaggio su via Maffi per far passare le pattuglie della Polizia, hanno attivato l’illuminazione stradale e poi basta. Qui si sta comunque bene, vengo da Bologna e mi sono trasferito quando avevo 17 anni. Non ho assistito comunque ad episodi eclatanti. Da quello che ho capito la ditta è tornata a muoversi per completare i primi palazzi qui di fronte, ho anche visto il costruttore tornare e mettere i cartelli per pubblicizzare i lotti in vendita».
Convivenza Dopo anni di sopportazione c’è chi ormai fa buon viso a cattivo gioco: «Avevano detto che avrebbero iniziato a lavorare sui palazzi ma ancora non si vede nulla, le recinzioni che hanno approntato sono utili in maniera molto parziale e sembrano messe più per dovere che per altro. In alcuni casi sono state trovate anche delle siringhe con della carta stagnola. Adesso almeno c’è più illuminazione, la quale serve relativamente. In ogni caso abbiamo imparato ormai a convivere con questa situazione dato che non abbiamo scelta, poi ovviamente se iniziassero a costruire e la zona diventasse maggiormente abitata le cose migliorerebbero. Si parla comunque di un solo edificio interessato mentre l’ideale sarebbe iniziare da quelli in fondo a via Maffi».
Via vai «In questi anni la presenza di senzatetto e non solo non è mai mancata, tanto che sono diventati parte integrante del quartiere come racconta Marika Massarenti: «C’è la luce da un paio di mesi nella strada, che è già una cosa buona ed ovviamente tutto è più illuminato. Resta comunque un giro di persone che vanno e vengono dagli edifici abbandonati. Ormai ti salutano anche ed una mi ha anche aiutato a recuperare il gatto una sera. Li vedi passare con i borsoni della spesa, in fondo alla via ogni tanto si vede anche qualche monopattino che rimane posteggiato un paio di giorni. Come residenti siamo molto arrabbiati dato che abbiamo fatto svariate segnalazioni, mandando anche una mail al sindaco. Il problema si estende anche alla ferrovia quindi fino a che gli edifici circostanti rimarranno in questo stato il degrado ci sarà sempre. La paura c’è, abito qui dal 2019 e per fortuna non ho mai avuto problemi gravi. Il viavai c’è anche alla mattina presto con giovanissimi che nulla hanno a che fare con la situazione ma “esplorano” gli edifici abbandonati e compiono qualche bravata filmando anche tutto con i droni. È una situazione di pericolo anche per loro. È una situazione degradante, perché la zona sarebbe comunque carina e strategica data la vicinanza della stazione ferroviaria e dell’imminente costruzione del Famila».
La zona è comunque un minimo presidiata: «Ricordo che qualche anno fa venne fatta una retata importante – prosegue la residente – da parte delle forze dell’ordine fu un investimento di risorse importante ma finché resta un episodio univoco serve a poco. Le pattuglie comunque passano con regolarità in zona. A suo tempo ci dissero che il parchetto venne fatto per poter poi proseguire con i lavori, anche se poi quella zona non viene molto curata».