L’ibis eremita è arrivato a Copparo: specie protetta che va studiata
L’esemplare è stato avvistato nei pressi della zona del cimitero
Copparo L’ibis eremita è arrivato a Copparo. Si tratta di un uccello molto raro dalle nostre parti e la sua presenza merita dunque attenzione. L’ibis eremita (Geronticus eremita Linnaeus, 1758) è un uccello pelecaniforme della famiglia dei Treschiornitidi. E quando l’uomo si trova di fronte ad una specie aviaria non conosciuta, di solito ha due scelte: pensare che sia un volatile che sta facendo gli affari suoi, oppure cercare ed informarsi sulla sua vita. Ovviamente gli animali piumati non hanno leggi sulla privacy per difendersi dall’invadenza bene intenzionata degli appassionati. Un paio di anni fa a Copparo vennero individuate diverse coppie di gufi che scendevano a svernare da oltre le Alpi, e coppie stanziali che sgomitavano con i barbagianni locali per la loro nicchia ecologica. Questa volta si tratta di un altro animale estremamente interessante, anche perché da noi sarebbe abbastanza fuori contesto. Si tratta del Geronticus Eremita, ovvero dell’ibis eremita. Secondo Wikipedia si tratta di una specie pellicaniforme (traduzione, simile ai pellicani) facente parte della famiglia dei treschiornitidi, ovvero di una famiglia di uccelli ciconiformi (azzardiamo: simili alle cicogne), diffusi nelle paludi, lungo le rive dei laghi e dei fiumi delle regioni calde e temperate di tutto il mondo; ne fa parte, appunto l’ibis sacro. L’avvistamento del volatile è segnalato in diversi casi nella zona del cimitero di Copparo. Per l’ibis eremita, specie in via di estinzione, si parla di un fuori contesto, perché era specie diffusissima lungo le scogliere. E da noi scogliere non è che ce ne siano molte. Detto questo, si tratta di un avvistamento importante di una specie in pericolo. E la possibilità della salvezza di una specie va sempre valutata con grande attenzione ed interesse. Le cause dell’estinzione sembrano essere state molteplici. Principalmente essa pare risalire all’elevato numero di abbattimenti a carico della specie, spesso probabilmente anche perseguitata a causa del suo aspetto, che potrebbe ricordare quello di una strega. Non va sottovalutato anche il fatto che proprio l’ibis eremita, nell’Europa antica, era considerato una leccornia da principi, specialmente se prelevato dal nido.