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Bondeno, nella golena del Po per pulire: l’esempio di due ragazzini

Mirco Peccenini
Bondeno, nella golena del Po per pulire: l’esempio di due ragazzini

La loro storia sta facendo il giro del web: «Nessuno li ha spinti»

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Bondeno Sta commuovendo i social lo spirito di iniziativa e il senso di responsabilità di due bambini, rispettivamente di 11 e 12 anni, che domenica mattina si sono decisi a scendere nella golena del Po, a Stellata, per raccogliere i rifiuti abbandonati da qualche cittadino certamente meno rispettoso e che dovrebbe prendere esempio da loro. Il tutto è partito da una sensibilità nei confronti dell’ambiente che sembra coinvolgere attivamente molti giovani, unitamente all’esempio virtuoso di associazioni e cittadini che dedicano il loro tempo libero alla pulizia dell’ambiente in cui vivono. Così, due giovanissimi hanno deciso di armarsi di stivali di gomma e guantini e si sono dati da fare, raccogliendo alcuni sacchi di sporcizia.
Le reazioni
La cosa non ha mancato di attirare l’attenzione di Michele Zanconato, blogger locale che cura uno spazio dedicato alla storia di Stellata, dove abita: «Questa è la storia di Gaia e Gioele, rispettivamente 11 e 12 anni, che domenica mattina hanno deciso di scendere nella golena del Po a Stellata per raccogliere i rifiuti abbandonati – spiega nel suo spazio virtuale –. Nessuno li ha spinti. Nessuna telecamera era lì a riprenderli. Solo il loro desiderio di fare qualcosa di concreto. Stivali infangati, mani sporche e sacchi pieni lasciati sulla rampa della Rocca, accompagnati da un biglietto: “Già segnalato – rifiuto indifferenziato”. Prima di farlo, i genitori hanno informato l’assessore Marco Vincenzi del Comune di Bondeno, spiegando cosa stava accadendo e che i rifiuti sarebbero stati lasciati lì con quel biglietto. Un gesto spontaneo ma responsabile, che mostra come il senso civico possa nascere da piccoli atti quotidiani». I genitori dei due ragazzi hanno voluto avvisare le istituzioni per avvertire che qualcosa di importante sarebbe stato fatto poco dopo e così è stato. Anche perché i sacchi raccolti, con un biglietto firmato dai due ragazzi, sono stati posizionati in un angolo del territorio concordato, in modo da poter essere in seguito smaltiti.
La zona
«La golena, con i suoi rami spezzati e i resti lasciati dall’acqua e dagli uomini – dice ancora Zanconato – è diventata il simbolo di una sfida più grande: quella di prendersi cura del proprio territorio. Non è solo un luogo, ma un pezzo di storia e identità, un testimone silenzioso di quanto abbiamo da perdere se ci voltiamo dall’altra parte». Come c’è da essere abbastanza certi che questo esempio verrà sicuramente seguito da altri perché le cose virtuose hanno spesso un seguito positivo. Ovviamente, il plauso è arrivato anche dalle istituzioni, con l’assessore all’Ambiente, Vincenzi, che ha ringraziato i due ragazzi, esempi di vita e di senso di comunità, così come aveva ringraziato i tanti volontari di Plastic Free, solo qualche settimana fa in Consiglio comunale, per il servizio che viene svolto. Non solo per l’azione di pulizia effettuata quasi quotidianamente dai suoi volontari, ma anche per l’azione di educazione civica svolta nei confronti dei più giovani. Un’azione di sensibilizzazione che non ha lasciato indifferenti nemmeno Gaia e Gioele che, non sappiamo quanto direttamente, ma sono stati coinvolti da questo spirito che, sicuramente, costituisce un bell’esempio a livello intergenerazionale. E che si spera possa essere imitata da tante altre persone. E andrebbe sicuramente preso a modello da tante persone.