Da Formignana in aiuto all’India: «tanti bambini hanno bisogno»
La volontaria Giorgia Pollastri con gli ospiti di un campus-orfanotrofio
Formignana Dal proprio paese d’origine si è trasferita a Mestre tanti anni fa per svolgere l’attività di logopedista. Una volta andata in pensione, ormai da tempo una volta all’anno va nelle zone meno sviluppate dell’India con l’obiettivo di aiutare i bambini più poveri, per permettere loro di andare a scuola e offrire assistenza di vario genere.
È il percorso di vita di Giorgia Pollastri, nata a Formignana, dove è vissuta in gioventù fino al matrimonio. Un paese a cui è stata ed è tuttora sempre legatissima (dove tra l’altro vive una sua sorella) e a cui infatti ha dedicato vari libri che ne descrivono la storia e i personaggi, anche protagonisti dello sport cittadino del passato, con molti aneddoti. Lei è anche autrice di poesie e a Mestre fa parte di un sodalizio di appassionati di versi.
Giorgia Pollastri è ritornata da poco da una trasferta in India, per un progetto dal nome Mummy&Daddy, che viene promosso dall’associazione internazionale (ma che ha una sede anche a Venezia) Care&Share Charitable Trust. Assieme a lei c’erano anche le volontarie Tiziana, Marilisa e Renato, per alcuni giorni Nanna Maria e Barbara. Il fondatore del sodalizio, Noel Harper, ha di recente passato il testimone alla nuova presidente Ruth Nazaret.
La volontaria e scrittrice formignanese parla con emozione della sua esperienza all’interno del grande subcontinente indiano, che con oltre un miliardo e 400 milioni di abitanti ha superato la popolazione della Cina, alternando però ancora aree di grande sviluppo economico ad altre regioni poverissime e fortemente arretrate socialmente. Di tutto ciò ne risentono soprattutto tanti bambini. «La città dove operiamo ogni anno si chiama Wijayawada – spiega Giorgia Pollastri –, nel campus-orfanotrofio di Daddy’s Home, in particolare in a Buddavaram, un villaggetto fuori città nello stato dell’Andhra Pradesh che si affaccia sul golfo del Bengala». Uno stato che fa 49 milioni di abitanti e una superficie pari a due terzi dell’Italia, per intenderci.
Ma qual è esattamente l’attività dei volontari? Aiuti concreti in ambito sanitario, farmaci e la presenza gratuita del medico dermatologo Rosario. Poi fornitura di abiti e beni alimentari. Con i fondi raccolti si sostengono anche gli stipendi degli insegnanti delle scuole del villaggio, anche se, dice la donna originaria di Formignana, «non riusciamo da tempo ad alzarli al pari delle altre scuole, per cui la qualità resta bassa».
Poi sono stati erogati fondi, consegnate a poveri “slum” fra i quali Kadrika, per l’acquisto di piccole lavagne e materiale didattico, riparazione di macchine da cucire, lavori di ristrutturazione per riparare danni causati da un ciclone. Tutto per cercare di dare una vita migliore e un futuro a quei bambini.l
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