Traffico, in coda a Ferrara si passano 27 ore all’anno
La città è al 35° posto in Italia per le attese trascorse al volante
Ferrara Cascais è una deliziosa cittadina portoghese che si affaccia sull’atlantico. Si vive - e si viveva - talmente bene che accolse anche Umberto II di Savoia, ultimo re d’Italia, dopo l’esilio. La città gravita intorno a Lisbona e vanta diverse attrazioni turistiche oltre al clima mite.
Frejus, invece, è in Francia, a ridosso della Costa Azzurra, non ha nulla a che vedere con l’omonimo traforo e venne fondato da Gaio Giulio Cesare. Vanta circa 53mila abitanti e divenne suo malgrado famoso per una devastante inondazione dovuta alla rottura di una diga.
Bene, dopo questo breve distillato di geografia si è legittimati a chiedersi: cosa c’entrano Cascais e Frejus con Ferrara visto che non sono neppure annoverati tra le numerose città gemellate con quella estense? Ebbene, le tre realtà si rincorrono nella speciale classifica sui tempi trascorsi al volante nel corso di un anno. Frejus è al 356° posto mondiale, Ferrara gli sta dietro una posizione, appena davanti a Cascais. L’insolita fotografia arriva dal sito americano Inrix, agenzia specializzata nell’analisi dei trasporti che analizza la situazione mondiale. Il quadro di Ferrara è sostanzialmente stabile da tempo: si pensi che tra il 2019 e il 2024 la velocità più elevata è calata di un solo miglio orario, passando da 29 a 28, che tradotto significa passare da 46 a 45 chilometri orari. E si sa che più la velocità è bassa e maggiore è l’inquinamento. La velocità “non di punta” rimane invece stabile a quota 36 miglia ossia i 58 km orari. Ma, se si vuole, è la velocità rilevata “dell’ultimo miglio” il dato che sancisce il passo lumaca nelle mura cittadine: è quantificato in 15 miglia e ciò 24 km/h.
Visti tutti questi dati si arriva a sancire che un cittadino di Ferrara che utilizza l’auto trascorre 27 ore del suo tempo ogni anno al volante. Un tempo enorme che porta la città estense ad essere al 35° posto in Italia. Per dare una fotografia tutta regionale si nota che Reggio Emilia (17° posto in Italia con 37 ore di guida) si piazza dietro - per congestione da traffico - soltanto a Modena (14° posto nazionale e posizione 188 al mondo, a cui corrispondono 40 ore di vita in un’automobile) e il capoluogo Bologna, che è in posizione 152 al mondo e al 10° in Italia con 41 ore in colonna. A livello nazionale comanda Roma con 71 ore al volante (16° posto al mondo), seguita da Milano con 64 ore all’anno in auto (24° posto al mondo) e Palermo (106° posto al mondo e 45 ore in auto).
Su Ferrara, se si vuole trovare qualcosa di positivo, va annotato il miglioramento rispetto al 2023 con una riduzione dei tempi di guida di circa il 4%, dato che però risentiva del +9% rispetto al 2022. Ciò significa che nonostante la città rimanga di dimensioni adeguate e sia tutto sommato percorribile senza lunghe attese esistono picchi di traffico che le dilatano. Non è difficile immaginarli visto che quotidianamente in tanti vi si imbattono: la fascia oraria 7.30-8.15 che coincide con l’ingresso a scuola e l’inizio del lavoro e quella che va dalle 17 alle 18 con il rientro a casa.
Inrix non dà soluzioni, sia chiaro, ma avere già un punto numerico di partenza non va disdegnato: palla agli amministratori pubblici che con gli strumenti di mobilità a loro disposizione hanno di che riflettere e soprattutto applicare, magari per scrollarsi di dosso la deliziosa Calais e la suggestiva Frejus.
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