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L’iniziativa

Viaggio nelle edicole di Ferrara e provincia: «Noi, veicoli di cultura»

Francesco Dondi
Viaggio nelle edicole di Ferrara e provincia: «Noi, veicoli di cultura»

Il nostro percorso parte da Lorenzo “Il Magnifico”

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Ferrara Presidio di cultura e socialità, osservatori delle città che cambiano, confessori dei clienti e delle loro passioni letterarie, ma non solo. Loro sono gli edicolanti senza i quali, anche noi de La Nuova Ferrara, non esisteremmo. E ben consapevoli delle difficoltà che vivono alla pari di tutto il comparto dell’editoria, abbiamo scelto di raccontarveli. Si tratta di un piccolo gesto, una specie di grazie per quello che fanno ogni giorno con sveglie all’alba, consigli, conteggi, arrabbiature e difficoltà. Eppure sono lì, in prima linea: presidio democratico e sociale. Il nostro viaggio ci porterà a presentarvi tutti gli edicolanti di Ferrara e della sua provincia. Lo faremo andando a trovarli e raccontando qualcosa di loro che - per una volta - non saranno i vettori delle notizie ma diventeranno notizia. Intanto, grazie. Eccoci allora qui, nel cuore di Ferrara, sotto il Castello Estense, nel chiosco di Lorenzo Bianchini, detto "Il Magnifico". «Codice 9370», dice con orgoglio nel rivendicare un lavoro che con passione svolge da 21 anni. «Sa, una volta il chiosco era dall’altra parte della strada poi è stato spostato, prima lo hanno gestito mia madre e la zia e a seguire ho iniziato io».La sveglia suona prestissimo la mattina, ma i clienti arrivano anche presto. Quotidiani soprattutto, ma anche altro: «Figurarsi, ci sono due ragazzi che alle 6 vengono a chiedermi se sono arrivate le carte Pokemon - dice sorridendo - Ma c’è chi compra riviste di aerei, modellismo, motori. Non è più come una volta: fino a qualche anno fa se avessi incassato meno di mille euro al giorno sarei sobbalzato, ora ci accontentiamo di 700 euro, significa che è andata bene». Ma "Il Magnifico" resta lì, davanti al Castello, entrambi simboli di Ferrara.