Autorizzato l’abbattimento di altri 140 daini nel Ferrarese
Primi dati sulla stagione venatoria 2024/25 che sta volgendo al termine. Le valutazioni sul numero di animali che possono essere oggetto di caccia sono in capo all’Ispra
Codigoro Polizia provinciale sempre attiva nei controlli in tema di vigilanza venatoria. Considerato il divieto di caccia che vige nelle giornate del martedì e del venerdì, si conclude formalmente oggi la stagione venatoria 2024/2025. Molte le lamentele sulla importante presenza dei daini sul territorio, sul quale è bene ricordare vi sono stringenti normative dettate da una delibera regionale inerente uno specifico piano di prelievo. «L’attività venatoria è gestita dalla regione Emilia-Romagna ed è suddivisa per ambiti territoriali di caccia», spiega la Comandante della Polizia provinciale, Roberta Artioli. È infatti dal comando di corso Isonzo che vengono coordinati i controlli sulle normative relative alla caccia, tra le quali quelle relative all’abbattimento del daino. «Nella provincia di Ferrara sono attivi ben 9 ambiti territoriali di caccia dove la pertinenza dei controlli spetta alla Polizia provinciale, mentre l’area del Delta del Po è in capo all’Ente Parco», sottolinea Artioli.
Un territorio con una superficie importante dove in questa stagione venatoria è stato permesso un abbattimento massimo di 140 daini, ovvero 7 capi per ognuno dei 20 distretti nei quali sono suddivisi gli ambiti di caccia che vanno dall’alto ferrarese fino alla città (Atc Fe1), Copparo e i comuni dell’ex mandamento per l’ambito Fe2, Mesola per l’ambito Fe3, Codigoro e Pomposa (Atc Fe4), Lagosanto (ambito Fe5), Migliarino (Fe6), Ostellato (Fe7), Voghiera e Portomaggiore (Fe8) e la parte Argentana, fino ai confini con il Ravennate per l’ambito 9. A queste aree territoriali di caccia va aggiunta l’area contigua in capo all’Ente Parco che è suddivisa tra la zona ravennate fino ai confini con il Veneto, nell’ambito possono essere prelevati altri 291 daini. È bene precisare che per la valutazione in merito al numero dei capi che possono essere oggetto di caccia, viene acquisito apposito parere da parte dell’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale al quale sono attribuite funzioni tecniche e scientifiche tramite attività di monitoraggio, di valutazione, di controllo, di ispezione e di gestione dell’informazione ambientale. Una caccia, quella del daino, che nel Ferrarese risulta particolarmente difficoltosa in quanto sul territorio mancano dei parapalle naturali, quali argini o colline, necessari per cacciare gli ungulati in sicurezza.
Il personale della Polizia provinciale è composto, oltre alla comandante Artioli, da 12 unità. Oltre al controllo sulle normative di caccia e pesca agli operatori in livrea bianca e verde svolgono controlli in tema di codice della strada, compresa la gestione dei tutor e velox presenti sulle arterie provinciali. La Polizia provinciale provvede inoltre alla formazione delle guardie giurate volontarie attive in ambito ittico venatorio appartenenti a diverse associazioni. «Nelle prossime settimane saranno elaborati e resi noti i dati relativi alla stagione venatoria che sta per terminare», conclude la comandante.