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Autorizzato l’abbattimento di altri 140 daini nel Ferrarese

Stefano Balboni
Autorizzato l’abbattimento di altri 140 daini nel Ferrarese

Primi dati sulla stagione venatoria 2024/25 che sta volgendo al termine. Le valutazioni sul numero di animali che possono essere oggetto di caccia sono in capo all’Ispra

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Codigoro Polizia provinciale sempre attiva nei controlli in tema di vigilanza venatoria. Considerato il divieto di caccia che vige nelle giornate del martedì e del venerdì, si conclude formalmente oggi la stagione venatoria 2024/2025. Molte le lamentele sulla importante presenza dei daini sul territorio, sul quale è bene ricordare vi sono stringenti normative dettate da una delibera regionale inerente uno specifico piano di prelievo. «L’attività venatoria è gestita dalla regione Emilia-Romagna ed è suddivisa per ambiti territoriali di caccia», spiega la Comandante della Polizia provinciale, Roberta Artioli. È infatti dal comando di corso Isonzo che vengono coordinati i controlli sulle normative relative alla caccia, tra le quali quelle relative all’abbattimento del daino. «Nella provincia di Ferrara sono attivi ben 9 ambiti territoriali di caccia dove la pertinenza dei controlli spetta alla Polizia provinciale, mentre l’area del Delta del Po è in capo all’Ente Parco», sottolinea Artioli.

Un territorio con una superficie importante dove in questa stagione venatoria è stato permesso un abbattimento massimo di 140 daini, ovvero 7 capi per ognuno dei 20 distretti nei quali sono suddivisi gli ambiti di caccia che vanno dall’alto ferrarese fino alla città (Atc Fe1), Copparo e i comuni dell’ex mandamento per l’ambito Fe2, Mesola per l’ambito Fe3, Codigoro e Pomposa (Atc Fe4), Lagosanto (ambito Fe5), Migliarino (Fe6), Ostellato (Fe7), Voghiera e Portomaggiore (Fe8) e la parte Argentana, fino ai confini con il Ravennate per l’ambito 9. A queste aree territoriali di caccia va aggiunta l’area contigua in capo all’Ente Parco che è suddivisa tra la zona ravennate fino ai confini con il Veneto, nell’ambito possono essere prelevati altri 291 daini. È bene precisare che per la valutazione in merito al numero dei capi che possono essere oggetto di caccia, viene acquisito apposito parere da parte dell’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale al quale sono attribuite funzioni tecniche e scientifiche tramite attività di monitoraggio, di valutazione, di controllo, di ispezione e di gestione dell’informazione ambientale. Una caccia, quella del daino, che nel Ferrarese risulta particolarmente difficoltosa in quanto sul territorio mancano dei parapalle naturali, quali argini o colline, necessari per cacciare gli ungulati in sicurezza.

Il personale della Polizia provinciale è composto, oltre alla comandante Artioli, da 12 unità. Oltre al controllo sulle normative di caccia e pesca agli operatori in livrea bianca e verde svolgono controlli in tema di codice della strada, compresa la gestione dei tutor e velox presenti sulle arterie provinciali. La Polizia provinciale provvede inoltre alla formazione delle guardie giurate volontarie attive in ambito ittico venatorio appartenenti a diverse associazioni. «Nelle prossime settimane saranno elaborati e resi noti i dati relativi alla stagione venatoria che sta per terminare», conclude la comandante.