Ferrara, pietra d’inciampo con errore. Riposizionata quella corretta
Intervento in via Mazzini con la dicitura giusta dell’arresto di Isacco Fink
Ferrara Promessa mantenuta: gli addetti del Comune hanno sostituito la Pietra d’inciampo, collocata in via Mazzini, ma che riportava una data sbagliata. L’errore era emerso fin dal momento della celebrazione, ma con i familiari si era comunque convenuto di posizionarla in attesa dell’arrivo di quella corretta. E dalla Germania c’è stata una corsa contro il tempo per rispondere alle - doverose - sollecitazioni che il Comune ha inoltrato al fine di ricevere in tempi celeri la Stolpersteine dedicata a Isacco Fink. Nato a Gorizia arrivò nel 1930 a Ferrara con la famiglia e qui sposò Laura Bassani. Vivevano nella loro casa in via Mazzini 88 - proprio dove sono state collocate le prime pietre d’inciampo estensi - fino al 10 marzo 1944 quando iniziò il rastrellamento degli ebrei ferraresi, poi trasferiti a Fossoli. Isacco fu caricato su un convoglio con destinazione il campo di sterminio di Auschwitz dove morì.
Proprio la data dell’arresto era stata sbagliata nel primo cubetto di porfido e ottone, ma ora si è rimediato. Non sono state fatte cerimonie riparative anche perché vi è stata da subito condivisione sul percorso da intraprendere per rimediare ad un errore imputabile a chi ha inciso la lastra. Eppure la presenza di alcuni operatori del Comune non è passata inosservata a chi passeggia per via Mazzini e l’altro giorno l’inconveniente è stato superato di slancio. Ora i numeri sono corretti e chiunque passerà da quelle parti potrà fermarsi e ricordare che il 10 marzo 1944 anche Isacco Fink venne arrestato e poi deportato, la medesima sorte capitata a Carlo, Giuseppe e Marcella Bassani insieme a Rina Lampronti, arrestati invece il 5 febbraio 1944, “assassinati” ad Auschwitz e le cui pietre si trovano sempre avanti al civico 88. l
F.D.
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