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Centri estetici irregolari a Ferrara, subito tre chiusure

Centri estetici irregolari a Ferrara, subito tre chiusure<br type="_moz" />

Norme di sicurezza non rispettate e addetti in nero: i carabinieri fanno 50mila euro di multe

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Ferrara Centocinquanta aziende controllate, 12 lavoratori in nero su 400 individuati, oltre 20 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale adottati, sia per gravi violazioni relative alla sicurezza, sia per lavoro irregolare. Denunciati 45 imprenditori ed elevate sanzioni amministrative e ammende per oltre 250mila euro. Questi i numeri di un anno di attività – quella del 2024 – effettuata dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Ferrara.

E il lavoro svolto negli ultimi dieci giorni circa – insieme ai carabinieri della provincia – mostra che l’attività di controllo non è cessata avendo già portato a sanzioni per circa 50mila euro a carico di alcune aziende di diversi settori. Sono state controllate sei ditte operanti nel settore delle costruzioni civili, mentre nel settore tessile sono state controllate due aziende risultate irregolari. Riscontrate numerose violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, riconducibili alla mancata formazione obbligatoria dei lavoratori e alla sorveglianza sanitaria preventiva e periodica dei lavoratori stessi, nonché la mancata conformità ai requisiti di sicurezza delle macchine in uso e dei luoghi di lavoro.

Controllati anche quattro centri estetici e parrucchieri dove sono state riscontrate irregolarità amministrative, la violazione nelle norme sui rapporti di lavoro e sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Violazioni, in questo caso, riconducibili alla mancata elaborazione e all’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi e alla mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione aziendale, all’assenza di una formazione adeguata in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in capo ai lavoratori stessi, alla mancata designazione degli incaricati del servizio di primo soccorso e gestione delle emergenze, alla mancanza dei requisiti di sicurezza dei luoghi di lavoro e dei presidi antincendio, all’assenza di visita medica preventiva e alla mancata nomina del medico competente. In totale sono stati adottati tre provvedimenti di sospensione dell’attività, una per omessa costituzione del servizio di prevenzione e protezione aziendale e due per lavoro nero con conseguente irrogazione della “maxisanzione”.

Complessivamente sono stati individuati 65 lavoratori. Tra le irregolarità maggiormente riscontrate in materia di regolarità amministrativa dei rapporti di lavoro e legislazione sociale si annoverano le infedeli e/o omesse registrazioni delle ore effettivamente prestate nel libro unico del lavoro, la mancata consegna ai lavoratori della dichiarazione di assunzione e della busta paga, nonché il pagamento delle retribuzioni in modalità non tracciabile, ovvero “in contanti”. Per le violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, sono stati denunciati sei imprenditori. Complessivamente sono state irrogate sanzioni per 50mila euro circa.