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Ferrara, sempre meno attività e in centro storico crescono criminalità e degrado

Andrea Mainardi
Ferrara, sempre meno attività e in centro storico crescono criminalità e degrado<br type="_moz" />

Ladri in azione e timori per la sicurezza tra i negozianti rimasti: "La situazione si è fatta insostenibile"

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Ferrara Essere in centro storico non rende immuni da criminalità e degrado. Specie quando ci sono tante vetrine vuote. Lo sanno bene alcuni commercianti di via Garibaldi, via Boccacanale di Santo Stefano e via Centoversuri che nei mesi hanno assistito ad una vera scia di furti. L’ultimo colpo ha auto come vittima il negozio di bigiotteria Atelier Langelo di via Centoversuri, svaligiato in pieno giorno da due malviventi sulle cui tracce sono già attivi i carabinieri. Passato lo spavento, nella titolare Rosaria Trevisani sembra prevalere lo sconforto: «Da quando il mercato coperto di Santo Stefano si è svuotato, la situazione di degrado si è fatta insostenibile in questa zona e non vedo come possa migliorare con tutto questo abbandono. Finché c’erano diverse attività commerciali, la zona era più viva ed il rischio di furti era inferiore. Adesso sono rimasta solamente io nella zona. Sono costretta a restare nel negozio anche durante il pranzo ormai, dopo che sono arrivati i ladri».

Risalendo poi via Boccacanale, anche i titolari della pizzeria Mordi e Fuggi qualche tempo fa hanno dovuto pagare la “tassa” di un’effrazione avvenuta nella propria attività. In questo caso però il furto non è sembrato ben congegnato come quello avvenuto nella bigiotteria, ma si è trattato solamente di persone alla ricerca di contanti dopo aver notato l’accessibilità dell’ingresso sul retro. Le problematiche non sono facili da risolvere: «La zona viene frequentata da persone poco raccomandabili nonostante le azioni delle forze dell’ordine» racconta uno dei titolari della pizzeria. «Qualche tempo fa erano riusciti ad entrare dal retro dove abbiamo la zona di carico e scarico che dà proprio su via del Mercato – prosegue – portando via davvero pochi spiccioli e qualche birra. Fortunatamente senza causare danni. Ora con gli inquilini del palazzo abbiamo concordato di mettere un catenaccio alla porta sul retro come ulteriore sistema di sicurezza».

Proseguendo nella “strada” delle criticità, si arriva in piazzetta Colomba e nella vicina piazzetta San Nicolò. La zona già ad ottobre 2024 era finita sotto i riflettori per un alterco tra balordi finito con un’aggressione armata ai danni di un 36enne. I residenti delle vicina via Capo delle Volte confermano la situazione difficile: «Qualche giro sospetto legato allo spaccio è innegabile che ci sia. Anche piazzetta Colomba da tempo è diventata teatro di schiamazzi e disturbo da parte di persone che si ritrovano in zona a bere. Da anni abbiamo installato la videosorveglianza ed è già capitato che le Forze dell’Ordine acquisissero le immagini per individuare i criminali».
Che la zona sia “calda” da tempo lo conferma anche il lavoro costante dei carabinieri che, come spiega chi lavora in un’attività di fronte a piazzetta Colomba, «in un pomeriggio di qualche mese fa si erano appostati qui all’interno dato che le vetrine danno proprio sulla piazzetta. Di mattina solitamente la zona è calma mentre alla sera spesso si anima con schiamazzi e bottiglie rotte».