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Il risvolto

Aiuto psicologico alla studentessa di Cento che vive a Pieve, c’è la svolta

Aiuto psicologico alla studentessa di Cento che vive a Pieve, c’è la svolta

Risolto il problema legato alla residenza e la ragazza sarà inserita al Centro adolescenti. Arriva la risposta dell’Ausl

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Cento Alla fine si è risolto come un «fraintendimento» – a detta dell’Ausl – e la ragazza di Pieve potrà essere inserita al Centro Adolescenti di Cento per affrontare un percorso e risolvere il disagio psicologico di cui soffre. Il problema legato alla residenza della studentessa si è risolto in breve tempo dopo la lettera del padre al nostro giornale per segnalare «non un disservizio molto grave, ma che va a sommarsi ai tanti altri che sono sempre più evidenti negli ultimi anni». Infatti, dopo alcuni colloqui con lo psicologo della scuola, alla giovane era stato consigliato di rivolgersi allo Spazio giovani-Centro adolescenti di Cento «per una valutazione più accurata rispetto alle problematiche che aveva manifestato», racconta il padre. È così che la famiglia ha contattato il Centro «per capire come fissare un appuntamento per un colloquio – prosegue il genitore –, ma la persona che ci ha risposto, molto gentilmente, ci ha spiegato che purtroppo, per scelte aziendali diverse dal passato, la ragazza seppure iscritta a un istituto superiore di Cento non può rivolgersi a loro per un colloquio psicologico in quanto residente a Pieve: per lo stesso tipo di prestazione, sempre gratuita, avremmo dovuto rivolgerci al corrispondente servizio erogato dal distretto sanitario di riferimento (Bologna Pianura est)». Un ponte a dividere Pieve e Cento, «15 minuti a piedi» da casa a scuola, ma due province e, potenzialmente, problemi e disagi a non finire, come quello di questa studentessa.

Ma non c’è nulla che un po’ di collaborazione e sensibilità non possano risolvere. L’indomani della segnalazione del padre è dunque arrivata la risposta da parte dell’Azienda Usl di Ferrara. «È consuetudine, soprattutto per i territori di confine, porre in atto ogni possibile percorso di facilitazione affinché gli utenti possano avvalersi dei servizi più prossimi in un’ottica di collaborazione tra Aziende sanitarie. Una scelta che verrà sempre più perseguita, di qui in avanti, in linea con quanto indicato dalla Presidenza della Regione», è la premessa. «Nel territorio del Centese – prosegue ancora l’azienda – vi è già, da questo punto di vista, l’esperienza virtuosa della Casa di Comunità interaziendale di Pieve di Cento nella quale, grazie ad una convenzione tra le Aziende Usl di Ferrara e di Bologna, vi è la possibilità per i residenti di prenotare e accedere a tutta la specialistica ambulatoriale attiva a Cento, Ospedale e Villa Verde». Ecco quindi che si entra nel merito della faccenda della giovane che risiede a Pieve e studia a Cento: «Rispetto al caso specifico, la famiglia della ragazza ha contattato il Centro Adolescenza situato a Cento per la presa in carico della figlia. Alla luce del percorso proposto dallo psicologo scolastico, le operatrici del Centro Adolescenza avevano suggerito come più appropriata una presa in carico presso l’Azienda sanitaria di appartenenza. Il Centro Adolescenza è stato infatti aperto nello scorso mese di luglio come centro di prossimità per approcci informali e generici. Qualora però la famiglia preferisca ugualmente che la ragazza sia inserita presso il Centro Adolescenza di Cento il fraintendimento potrà sicuramente essere superato. A tal fine le operatrici prenderanno contatto quanto prima con la famiglia». Insomma, un aiuto non si nega a nessuno, specie se è giovane.