Ferrara, giro di prostitute dall’Uruguay: sfruttatrici sotto accusa
Due donne alla sbarra, sentito l’ispettore che fece le indagini
Ferrara Una delle imputate era «referente a Ferrara di una banda molto importante» che si occupava di portare prostitute dall’Uruguay e sfruttarle nella città estense e anche a Bologna. A spiegarlo nell’udienza di ieri a carico di due donne uruguaiane, accusate di aver sfruttato la prostituzione di una loro connazionale, è stato l’ispettore della Squadra mobile che al tempo si era occupato di effettuare le indagini.
L’investigatore ha ripercorso alcuni passaggi di un’indagine nata da una denuncia sporta dalla vittima per maltrattamenti a Bologna, e dai controlli effettuati nei pressi del negozio di elettronica Unieuro a Ferrara, dove delle donne sudamericane esercitavano l’attività di prostituzione. Da quanto emerso, la vittima era stata avviata alla prostituzione già subito dopo essere stata fatta arrivare a Ferrara. Una delle sue sfruttatrici già in attività da almeno dieci anni e ben nota alle forze dell’ordine. Nel corso del processo sono emersi collegamenti con un’altra indagine compiuta sempre a Ferrara proprio su un circuito di prostituzione che coinvolgeva una ventina di donne sudamericane fatte arrivare in Italia per essere sfruttate, ma di cui non si conosce l’esito. In ogni caso, l’udienza è stata rinviata al 2 aprile per concludere la fase istruttoria sentendo i testimoni che rimangono e per la discussione finale delle parti.